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Fnsi 19 Mag 2005

G8 Genova, Fnsi e la Ligure parte civile nel processo per il caso Diaz. Anarchici assaltano Il Secolo XIX

Nella serata di ieri 20 maggio un gruppo di anarchici e punk bestia ha assaltato la portineria de Il Secolo XIX lanciano sacchi di rifiuti ospedalieri, escrementi tracciando poi scritte minacciose contro il collega Marco Menduni, autore di alcuni servizi sulle indagini relative ai gruppi sospettati di appartenere all'area anarcoinsurrezionalista. Gli assalitori sono poi fuggiti prima dell'arrivo della polizia.

Nella serata di ieri 20 maggio un gruppo di anarchici e punk bestia ha assaltato la portineria de Il Secolo XIX lanciano sacchi di rifiuti ospedalieri, escrementi tracciando poi scritte minacciose contro il collega Marco Menduni, autore di alcuni servizi sulle indagini relative ai gruppi sospettati di appartenere all'area anarcoinsurrezionalista. Gli assalitori sono poi fuggiti prima dell'arrivo della polizia.

Nella serata di ieri 20 maggio un gruppo di anarchici e punk bestia ha assaltato la portineria de Il Secolo XIX lanciano sacchi di rifiuti ospedalieri, escrementi tracciando poi scritte minacciose contro il collega Marco Menduni, autore di alcuni servizi sulle indagini relative ai gruppi sospettati di appartenere all'area anarcoinsurrezionalista. Gli assalitori sono poi fuggiti prima dell'arrivo della polizia. ASSOCIAZIONE LIGURE DEI GIORNALISTI FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA STAMPA Comitato di Redazione Il Secolo XIX Rifiuti e scritte minacciose: "boia", per avere fatto, come sempre, il suo lavoro di giornalista. Nel mirino dei sedicenti contestatori che hanno fatto ieri sera irruzione nella portineria de Il Secolo XIX, c'erano il quotidiano e il collega Marco Menduni, "reo" di avere scritto articoli sulle indagini relative ai gruppi sospettati di appartenere all'area anarcoinsurrezionalista. Non sono alcuni sacchi di spazzatura, né le minacce a intimorire i giornalisti liguri, né quelli de Il Secolo XIX e il collega Menduni al quale va una solidarietà non formale o di facciata. Spazzatura sono le minacce e, il si fa per dire, "stile" di chi sceglie questo modo di fare politica e di esprimersi. Noi continuiamo a usare, come sempre, la penna che riteniamo possa essere e sia più forte della spada chiunque sia a impugnarla contro l'informazione. La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “Contro ogni forma di violenza e prevaricazione messa in campo contro il diritto a fare informazione. E’ questo il senso della costituzione di parte civile della FNSI nel processo in corso per il caso Diaz, l’irruzione con arresti e denunce (poi cancellati dal giudice con sentenza definitiva) nella scuola-dormitorio e al centro stampa del Social Forum durante il G8 del 2001 svoltosi a Genova. Non è una scelta “contro” le forze dell’ordine, ma “per” la libertà di stampa e i diritti di tutti. La Federazione della Stampa e l’Associazione Ligure dei giornalisti avevano già espresso una uguale posizione per il processo contro i 26 manifestanti accusati di violenze varie e per gli scontri di piazza che videro come vittime anche molti giornalisti, fotogiornalisti e freelance. Giova, forse, ricordare che alcune delle prime denunce presentate alla Procura di Genova contro le violenze di piazza e per il caso Diaz furono firmate proprio dalla Fnsi e dall’Associazione Ligure dei giornalisti, con relativa documentazione testimoniale e fotografica. E’ questo il senso della scelta operata che intende ribadire un deciso no ad ogni atto di violenza e chiedere verità e giustizia per Genova, senza sconti per nessuno”.

@fnsisocial

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