CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Cronaca 29 Lug 2005

Genova, mille ultrà assediano Il Secolo XIX. Serventi: "Atto inqualificabile". Siddi (Fnsi) e Capone (Ussi): "Nessuna copertura alle violenze contro i giornalisti". Intervento di Assostampa Ligure, Ussi, Ordine e Cdr

Un migliaio di sedicenti tifosi e ultrà del Genoa hanno assediato ieri sera (30 luglio) dalle 2250 sin oltre mezzanotte, la sede de Il Secolo XIX a conclusione della manifestazione iniziata nel pomeriggio per protestare contro la retrocessioe del Genoa in serie C per la presunta combine nella partita con il Venezia.

Un migliaio di sedicenti tifosi e ultrà del Genoa hanno assediato ieri sera (30 luglio) dalle 2250 sin oltre mezzanotte, la sede de Il Secolo XIX a conclusione della manifestazione iniziata nel pomeriggio per protestare contro la retrocessioe del Genoa in serie C per la presunta combine nella partita con il Venezia.

Un migliaio di sedicenti tifosi e ultrà del Genoa hanno assediato ieri sera (30 luglio) dalle 2250 sin oltre mezzanotte, la sede de Il Secolo XIX a conclusione della manifestazione iniziata nel pomeriggio per protestare contro la retrocessioe del Genoa in serie C per la presunta combine nella partita con il Venezia. La manifestazione che aveva raccolto circa 10 mila persone si era svolta senza grandiproblemi eccezione fatta, in conclusione,per l'ssalto a un distributore di benzina da parte di un gruppo di facinorosi. Ma la cosiddetta ala dura ha proseguito, tentando di assalire poi la sede del quotidiano, accusato di non difendere il Genoa e, il suo direttore Lanfranco Vaccari, di avere espresso delle critiche alla dirigenza della società sportive. Non ci sono stati per fortuna feriti, solo alcuni danni materiali con la rottura di due vetrate della redazione che è stata circondata dai mezzi e dagli uomini di polizia e carabinieri. Il segretario della Fnsi Paolo Serventi Longhi ha stigmatizzato pesantemente i nuovi episodi di violenza arrivati a pochi giorni dalle aggressioni, botte e rapina, in danno di 4 colleghi telecineoperatori e fotografi di Mediaset e Telegenova. Associazione Ligure dei Giornalisti, Ussi, Cdr de Il Secolo XIX, Ordine dei giornalisti della Liguria, Gruppo Cronisti hanno condannato gli episodi, rilanciando quanto sostenuto nei giorni scorsi: "Sino a quando si cercheranno giustificazioni sociologiche per la violenza di questo tipo?", aggiungendo poi come se da un lato non siano da condividere atteggiamenti che possono accendere gli animi da parte dei media, dall'altro non è accettabile che il raccontare la realtà e il fare cronaca corretamente, esprimere delle opinioni non gradite o condivise sia sempre più la giustificazione per ogni tipo di violenza e di insulto nei confronti dei giornalisti di tutti i giornalismi con atteggiaenti tipicamente squadristi.Il segretario generale della Fnsi, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato: "Giudico assurdo e inqualificabile l'episodio avvenuto ieri sera a Genova dove centinaia di tifosi che protestavanoper l'esclusione della squadra del Genoa dalla sere A hanno circondato la sede del quotidiano Il Secolo XIX distruggendo vetrine e lanciando fumogeni e impedendo l'accesso e l'uscita ai giornalisti e al personale dipendente. Per oltre un'ora la sede del giornale è stata di fatto circondata senza che le forse di polizia potessero intervenire. Tutto ciò con conseguenze psanti per il lavoro di giornalisti e di poligrafici ai quali esprimo la solidarietà della categoria. Si è trattato, di fatto, di una inaccettabile violazione della libertà di infomazione. Bisogna intervenire per impedire simili atti di violenza e di sopraffazione, come è già accaduto giovedì scorso quand odue troupe di Mediaset e Telegenova sono state aggredite e i telecineoperatori picchiati. Niente può giustificare simili comportanenti che sono fuori dalla logica della democrazia e del rispetto del diritto d ifare informazione esprimendo liberamente le proprie opinioni".ASSOCIAZIONE LIGURE DEI GIORNALISTIORDINE DEI GIORNALISTI DELLA LIGURIA USSI LIGURIA GRUPPO TOSATTIGRUPPO CRONISTI LIGURI GRUPPO FOTOGIORNALISTI LIGURIASSEDIO A IL SECOLO XIX, PIETRE E VIOLENZA SULLE NOTIZIELE ISTITUZIONI CONDIVIDONO QUESTA LOGICA ?Una redazione assediata, quella de Il Secolo XIX di Genova, un migliaio di sedicenti tifosi del Genoa che lanciano pietre e bottiglie contro le vetrate, insulti, minacce e violenza con le forze dell’ordine impegnate di fronte all’ingresso del giornale, a fronteggiare questi cosiddetti amanti dello sport che dicono di manifestare per chiedere “giustizia”. Ma sono pronti alla violenza e alla intimidazione se le cronache non sono gradite per il semplice motivo di raccontare e riportare atti e vicende processuali, se le opinioni e le analisi non si allineano ai voleri di questi sedicenti tifosi. Il cui ruolo è un insulto alla città, al vivere civiel e alla stessa società di calcio che dicono di amare.Ai colleghi de Il Secolo XIX e al suo direttore va un messaggio di solidarietà e di sostegno. Qualcuno sostiene che parlare di questi episodi “è fare il gioco dei violenti”. Non siamo d’accordo.Non è infatti possibile accettare che anche la critica più dura nei confronti di opinioni non condivise si esprima con una violenza programmata e organizzata anche con supporti informatici. Le istituzioni – laiche e religiose – pronte a esprimere preoccupazione o sdegno per una sentenza sportiva (la retrocessione del Genoa) non ci risulta abbiano espresso con analoga solerzia e attenzione solidarietà e condanna per le aggressioni, botte, rapine ai 4 colleghi di Telegenova e Mediaset. La nostra non è una difesa corporativa: abbiamo spesso criticato gli estremismi e gli atteggiamenti dei media che rischiano di accendere gli animi o aumentare le tensioni. Non è questo – la vicenda Genoa – il caso in cui i media hanno giocato con il fuoco. Ma ribadiamo qui la domanda: sino a quando si cercheranno giustificazioni sociologico sportive politiche alla violenza di questo tipo? Prevarrà ancora la teoria giustificazionista? Le due principali società di calcio della città non hanno nulla da dire in merito? Gli appassionati di calcio dei vari club della tifoseria sono ostaggio di questo “zoccolo duro”?Il tacere, parafrasando il diritto, ha un solo significato: “Silenzio assenso”.Marcello Zinola Segretario Associazione Ligure dei giornalistiMarco Menduni Presidente Gruppo Cronisti LiguriAttilio Lugli Presidente Ordine dei Giornalisti della liguriaRenzo Parodi Presidente Ussi Gruppo TosattiLuciano Zeggio Presidente Fotogiornalisti LiguriIl Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, e il presidente dell’Unione Stampa Sportiva Italiana (Ussi), Antonello Capone, hanno dichiarato:“E’ violenza gratuita e ingiustificabile quella che da alcuni giorni gruppi di pretesi tifosi del Genoa indirizzano verso giornali e giornalisti. L’assedio organizzato ieri notte alla sede del “Secolo XIX” di Genova, dopo le botte e una rapina ai danni dei telecineoperatori di TeleGenova e di Mediaset sono da condannare senza riserve. Sono atti che nulla hanno a che vedere con lo sport e tantomeno con la domanda di giustizia. Si tratta di violenza senza senso che squalifica chi la fa e chi la sostiene e chi cerca di attribuirle una qualche ragione. Considerare l’informazione nemica è un grave errore e una minaccia per la qualità della vita democratica, per la convivenza civile negli stadi come nelle città.Esprimiamo la massima solidarietà ai colleghi di Genova e sostegno all’Associazione della Stampa, all’Ussi, ai Fotogiornalisti, all’Ordine dei giornalisti della Liguria , con l’impegno a sviluppare una linea di riflessione e attenzione del giornalismo, sportivo e non, su questi temi. E il mondo del calcio, scosso dai propri vizi,è chiamato a recuperare virtù e a dare un segno tangibile con la messa al mando dall’area dei club del tifo sleale e violento.Alle pubbliche autorità competenti , infine, è chiesto di intensificare le azioni per richiamare alle proprie responsabilità gli autori delle violenze”.

@fnsisocial

Articoli correlati