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Sindacale 15 Mar 2006

Il Cdr del Gazzettino denuncia la censura da parte del direttore di articoli sull'anniversario della morte dell'ex direttore Giorgio Lago

Il primo anniversario della morte di Giorgio Lago avrebbe dovuto essere commemorato dal Gazzettino con un titolino di 20 righe. Queste erano state le disposizioni del Direttore. Dopo la “protesta” di alcuni colleghi le 20 righe sono diventate, oggi, un titolo a 3 colonne in Cultura. Ma dalla prima pagina odierna di Ognisport il Direttore ha ordinato di cestinare un ricordo “sportivo” di Giorgio. Ovviamente faremo presente in tutte le sedi le nostre rimostranze per tale atteggiamento verso un giornalista che fece grande Il Gazzettino e di cui l’intero giornale, Direzione e Azienda compresi, dovrebbe andar fiero.

Il primo anniversario della morte di Giorgio Lago avrebbe dovuto essere commemorato dal Gazzettino con un titolino di 20 righe. Queste erano state le disposizioni del Direttore. Dopo la “protesta” di alcuni colleghi le 20 righe sono diventate, oggi, un titolo a 3 colonne in Cultura. Ma dalla prima pagina odierna di Ognisport il Direttore ha ordinato di cestinare un ricordo “sportivo” di Giorgio. Ovviamente faremo presente in tutte le sedi le nostre rimostranze per tale atteggiamento verso un giornalista che fece grande Il Gazzettino e di cui l’intero giornale, Direzione e Azienda compresi, dovrebbe andar fiero.

Venezia, 13 marzo 2006 E MAIL SPARITE – Dopo non aver fornito risposte alla scomparsa delle mail dalla posta personale di un esponente del Cdr, l’Azienda, a firma Italo Prario, ha inoltrato formale protesta alla Fnsi per la pubblicazione sul sito della Federazione del comunicato sindacale del Cdr di denuncia di tale gravissimo episodio. Allegata alla protesta, a un mese e mezzo dal fatto, anche una sorta di spiegazione dell’accaduto mai in precedenza fornita al Cdr. Alla inopinata protesta dell’Azienda, che pretenderebbe anche di dettare i modi dell’esercizio dell’azione sindacale, ha risposto direttamente il Segretario Generale, Paolo Serventi Longhi (vedi allegato), respingendo la nota e formulando, nel merito, una formale contestazione di violazione contrattuale, come spiega la Fnsi. Ora attendiamo che l’Azienda ottemperi al dettato contrattuale, e non faccia finta, dopo aver aperto il fronte, che la questione non esista, come peraltro già avvenuto in passato. MISTERO ARTUSI – Le redazioni sono subissate dalle proteste di lettori ed edicolanti in merito alla mancata consegna dei libri di cucina “Artusi”, oggetto di una promozione editoriale. Abbiamo chiesto formali spiegazioni all’Azienda. Nessuna risposta. MISTERO AREA NORD – Perché in alcune edizioni locali continuano ad essere pubblicati numeri di telefono e indirizzi di sedi inesistenti di Area Nord, con conseguenti figuracce con gli inserzionisti? Abbiamo chiesto formali spiegazioni all’Azienda. Nessuna risposta e tanto meno la correzione delle informazioni, che ancora sulle edizioni odierne risultano errate, tanto che chi telefona al numero indicato dall’Azienda sul Gazzettino si sente rispondere che “non è abilitato”. Perché prendere in giro coloro che si affidano al Gazzettino per pubblicizzare la propria attività commerciale? CAUSE DI LAVORO – Continua il ricorso da parte di colleghi alla magistratura, con il pieno sostegno del Sindacato, per far valere i propri diritti. In queste ore alcuni colleghi in organico (non “precari”) stanno consultando i legali del Sindacato a fronte di inaccettabili comportamenti dell’Azienda e della Direzione. ELEZIONI – Dopo i “disguidi” già manifestatisi e la mancanza di indicazioni operative alle redazioni, il Cdr ha chiesto alla Direzione un piano organizzativo per le ormai imminenti elezioni politiche. Nessuna risposta. TECNOLOGIE – Dopo le ripetute segnalazioni da parte del Cdr di disfunzioni tecnologiche, l’Azienda ci ha risposto con una nota da cui nella sostanza si desume che non esistono problemi irrisolti. Ovviamente si “glissa” su alcuni aspetti fondamentali, quali, tra i molti, lo snervante “spegni-accendi” continuo del sistema cui sono sottoposti i colleghi. O come l’impossibilità di ricevere materiale per via informatica stante la vetustà dell’intero programma. Ma la casistica è lunga e documentata e la questione resta aperta è irrisolta. ASSICURAZIONE DANNI – Soltanto dopo l’intervento del Cdr l’Azienda ha corrisposto a tre colleghi il rimborso del danno subito in servizio dall’auto personale. L’Azienda continua a mettere in discussione Contratto di lavoro e Accordi aziendali, che sono chiarissimi, con l’evidente pretesa che i giornalisti utilizzino le proprie auto in servizio a loro rischio e pericolo. Contestualmente all’assenza di risposte e alle violazioni contrattuali, l’Azienda tenta di accreditare la tesi che la redazione cerchi soltanto di alimentare un clima di rissa. In questo modo si evita di affrontare i problemi aperti, puntualmente segnalati dal Cdr. I giornalisti del Gazzettino, invece, sottolineano come stiano dando una grande prova di responsabilità e di senso del dovere, lavorando in condizioni spesso estreme, sia dal punto di vista dell’organizzazione del lavoro che da quello del materiale tecnologico a disposizione, ormai “preistorico”. Deve anche essere chiaro a tutti che tale situazione non può trascinarsi all’infinito e che le vicende azionarie non devono diventare un alibi per perpetuare una “paralisi” che sta provocando nocumento alla Testata. La redazione ribadisce quanto già ufficialmente sostenuto: i giornalisti non vogliono entrare nel merito del contenzioso tra gli azionisti, né “parteggiano” per alcuno dei contendenti, ma rinnovano l’appello ai gruppi Benetton e Caltagirone affinchè si trovi una soluzione rapida per consentire all’Azienda di ripartire dopo anni di stasi e di improvvisazioni, mettendo finalmente a punto assieme ai giornalisti un piano di rilancio ormai drammaticamente necessario. Cordiali saluti IL Cdr Venezia, 13 marzo 2006

@fnsisocial

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