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Sindacale 05 Apr 2011

Il Sindacato dei giornalisti conferma e rafforza il proprio impegno per affrontare i nodi del precariato e delle anomalie dei rapporti di lavoro autonomo

“Il precariato e le difficili condizioni del lavoro autonomo giornalistico sono una grave alterazione del mercato del lavoro che colpisce le persone e, alla lunga, è motivo di sofferenza  per il sistema dell’informazione, dove visioni editoriali miopi, aggredendo anziché valorizzare il lavoro professionale, finiscono nella trappola di un mercato fatto di concorrenza sleale. La Fnsi da tempo sollecita un’inversione di tendenza e di marcia, di carattere culturale e politico, chiamando nel contempo le parti imprenditoriali alle loro responsabilità industriale e sociale.

“Il precariato e le difficili condizioni del lavoro autonomo giornalistico sono una grave alterazione del mercato del lavoro che colpisce le persone e, alla lunga, è motivo di sofferenza  per il sistema dell’informazione, dove visioni editoriali miopi, aggredendo anziché valorizzare il lavoro professionale, finiscono nella trappola di un mercato fatto di concorrenza sleale. La Fnsi da tempo sollecita un’inversione di tendenza e di marcia, di carattere culturale e politico, chiamando nel contempo le parti imprenditoriali alle loro responsabilità industriale e sociale.

In questo quadro tutte le iniziative che tendono a porre in primo piano nell’agenda pubblica del Paese la lotta al precariato e le iniziative per il suo superamento meritano ascolto e attenzione.
Per questo oggi i vertici (delegazione composta dal Segretario Generale e Presidente Franco Siddi e Roberto Natale, dal Responsabile per il piano contro il precariato Fabio Azzolini e dai membri di Giunta Leyla Manunza, Paola Vescovi e Carlo Parisi) della Fnsi hanno tenuto, nella loro sede nazionale a Roma, un incontro con le rappresentanti del comitato promotore della manifestazione civica del 9 aprile contro il precariato. Si è trattato di un momento di valutazione e approfondimento intenso sulla piattaforma di una “manifestazione aperta”.
Gruppi e reti di giornalisti saranno presenti alla manifestazione.
La Fnsi conferma e rafforza il proprio impegno concreto per affrontare i nodi del precariato e delle anomalie dei rapporti di lavoro autonomo che sempre più spesso sono forme di sfruttamento vero e proprio, incoraggiando dialogo e prosecuzione di tutte le espressioni della categoria, sin dai livelli di base delle Associazioni regionali di stampa.
Il movimento dell’opinione pubblica ha la sua importante valenza. L’informazione ha il dovere di prestare sempre di più attenzione alle urgenze di intervento contro l’elusione degli obblighi sociali e della contrattazione per combattere le forme di inquadramento anomalo, per esigere giusti compensi per le prestazioni professionali autonome, per un welfare dignitoso che metta tutti i lavoratori e le lavoratrici nella condizione di pari  cittadinanza. Sono necessari anche interventi legislativi e chiare norme per superare lavoro nero e precariato in un’ottica di tutela dei diritti del lavoro come diritti umani fondamentali.
I temi del precariato devono diventare assolutamente centrali nell’agenda pubblica del Paese.
Come parte sociale, la Fnsi confida anche nell’attività diffusa di iniziativa sociale e sindacale dei colleghi per rafforzare, con speranze di successi migliori del passato, storiche battaglie per la stabilizzazione dei posti di lavoro precari, per il giusto compenso dei freelance, per una previdenza che assicuri un unico regime contributivo e uguali prestazioni per tutta l’area del lavoro autonomo.
Durante l’incontro è stato anche riconosciuto quanto sia necessario saper combinare le iniziative di base con il rafforzamento del sistema delle rappresentanze, inclusivo e sempre meno corporativo, per efficaci azioni di lotta al mercato selvaggio del lavoro in tutti i settori, da quelli pubblici a quelli privati e, ovviamente, tra questi, quello dell’editoria dove si gioca una partita fondamentale per la libertà e la dignità di tutti.
Frattanto la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, per la sua parte, su queste materie continuerà l’interlocuzione istituzionale, cominciata con l’audizione fatta dalla Commissione Lavoro del Senato, con gli editori, contemporaneamente con il negoziato della parte economica del contratto, e con tutto il sindacalismo confederale, attraverso la richiesta di confronti diretti bilaterali.
La prossima settimana infine sono già previste le riunioni della Commissione e dell’Assemblea nazionale freelance del sindacato dei giornalisti”.

Contro la precarietà del lavoro: organizzarsi e Lottare insieme per la tutela dei diritti

LA GIUNTA DELL’ASSOCIAZIONE STAMPA ROMANA E LA CONSULTA DEI GIORNALISTI FREELANCE ADERISCONO ALLA MANIFESTAZIONE DEL 9 APRILE

La crisi del mercato del lavoro si riflette anche sul mondo dell’informazione. Giornalisti, giovani e no, precari, sfruttati, pagati con mesi di ritardo o non pagati affatto. Un’informazione sotto ricatto è un grave danno non solo per i giornalisti, ma anche per i cittadini e per la democrazia. Per questo la Giunta e la Consulta dei giornalisti freelance, autonomi e parasubordinati dell’Associazione stampa romana - sindacato unico e unitario dei giornalisti del Lazio - aderisce con convinzione e invita tutti a partecipare alla manifestazione del 9 aprile promossa dai Comitati dei precari italiani.
Organizzarsi, combattere insieme per i propri diritti, dare forza al sindacato nella rappresentanza verso datori di lavoro sempre più arroganti: sono gli strumenti che stiamo mettendo in campo e che intendiamo rafforzare, aprendo un confronto e una collaborazione con tutti i Comitati dei precari attivi, come noi, nel Lazio.
La Giunta e la Consulta Asr

L'Assostampa Fvg e il Coordinamento dei giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia aderiscono alla manifestazione contro il precariato "Il nostro tempo è adesso", in programma in molte piazze italiane domani, sabato 9 aprile, e a Trieste in Piazza Cavana dalle 15.30 alle 19. All’iniziativa, promossa a livello nazionale dal Comitato 9 Aprile, partecipano decine di organizzazioni che rappresentano diversi aspetti dello stesso problema: il lavoro precario, che, per i promotori, è ormai uno dei problemi principali del paese e deve diventare una priorità per l’agenda politica. Si tratta di un fenomeno avvertito anche nel mondo dell’informazione, dove il ricorso al lavoro precario e sottopagato è ormai fuori controllo. A produrre un servizio essenziale come l'informazione, sono ormai sempre più spesso giornalisti precari, quasi sempre vergognosamente sottopagati, senza tutele, senza certezze né prospettive di vita professionale e personale. Un fenomeno che, oltre a svilire la professionalità dei colleghi, compromette anche la stessa qualità dell’informazione: un giornalista precario e sottopagato è infatti molto più ricattabile da parte dei poteri forti e meno indipendente. Per questo motivo l’Assostampa Fvg (articolazione territoriale della Fnsi, sindacato unitario dei giornalisti italiani) e il Coordinamento precari e freelance Fvg (organismo di base dell’Assostampa, che opera dal 2007 per dare rappresentanza, tutela e servizi ai sempre più numerosi precari e freelance dell'informazione) ritengono di dover manifestare accanto a tutti i precari del paese: condividendo le motivazioni della mobilitazione nazionale, che punta a porre al centro dell'attenzione il problema del precariato in genere, di cui quello giornalistico fa parte a pieno titolo, assieme a tante altre forme di precariato lavorativo, e non solo di tipo intellettuale. Il sindacato dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia e il Coordinamento dei giornalisti precari e freelance saranno presenti alla manifestazione di Trieste, in Piazza Cavana dalle ore 15.30 alle 19.00, e invitano tutti i colleghi, precari e contrattualizzati, ad essere presenti per sostenere la richiesta di un cambiamento radicale nelle politiche del lavoro in Italia.

@fnsisocial

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