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Sindacale 15 Apr 2005

Il sindacato nazionale critici cinematografici (Gruppo di specializzazione della Fnsi) replica alle polemiche dimissioni di Laudadio

Il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, nel prendere atto delle dimissioni polemicamente annunciate oggi dal suo socio Felice Laudadio in una nota ''respinge con stupore accuse e critiche pretestuose

Il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, nel prendere atto delle dimissioni polemicamente annunciate oggi dal suo socio Felice Laudadio in una nota ''respinge con stupore accuse e critiche pretestuose

Il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, nel prendere atto delle dimissioni polemicamente annunciate oggi dal suo socio Felice Laudadio in una nota ''respinge con stupore accuse e critiche pretestuose con le quali il direttore artistico della Casa del Cinema, nonché del Festival di Taormina, di Europa Cinema e del Carnevale di Venezia le ha oggi pubblicamente motivate approfittando peraltro di una conferenza stampa dedicata alla promozione di una delle sue prossime iniziative, proprio nel luogo che il Comune di Roma gli ha consegnato perché sia la casa di tutto il cinema italiano''. La decisione di Laudadio, continua il counicato ''non è stata né preceduta né anticipata da alcun atto formale, il Direttivo Nazionale del Sngci, attualmente presieduto da Laura Delli Colli, afferma che il gesto di Laudadio ha solo il sapore di un insulto gratuito e inaccettabile, tanto più perché viene da un socio che ben conosce la tradizione di trasparenza e di democrazia sulla quale da quasi sessant'anni il Sindacato, che è in primo luogo gruppo di specializzazione della Fnsi, ed ora anche membro della Fipresci, Federazione della Stampa cinematografica Internazionale, ha consolidato il proprio impegno per il cinema italiano e per la qualita' dell'informazione''. Il Direttivo del Sngci conclude la nota ''non può consentire a nessuno, e tantomeno a chi ben conosce il valore delle sue iniziative, contestazioni a freddo, queste sì davvero "vergognose". Le modifiche allo Statuto che tanto indignano Laudadio, sono state approvate all'unanimita' (con una sola astensione) il 19 marzo dall'Assemblea generale dei soci. Sorprende che Laudadio se ne accorga solo oggi. Con un mese di ritardo''.

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