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Fnsi 09 Mar 2016

“Querele temerarie”, la Fnsi incontra Laura Boldrini. Consegnato l’appello delle giornaliste minacciate

Dopo il presidente del Senato, Pietro Grasso, la Fnsi ha incontrato la presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini. Al centro dell’incontro il problema delle querele temerarie e il tema della libertà di stampa in Turchia e in Egitto. Il segretario Lorusso e il presidente Giulietti hanno anche consegnato alla presidente Boldrini l’appello lanciato dalle giornaliste minacciate durante l’iniziativa #IoNonStoZitta e parlato di una prossima iniziativa comune su linguaggio di genere e “no hate speech”.

Dopo il presidente del Senato, Pietro Grasso, la Fnsi ha incontrato la presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini. Al centro dell’incontro il problema delle querele temerarie e il tema della libertà di stampa in Turchia e in Egitto. Il segretario Lorusso e il presidente Giulietti hanno anche consegnato alla presidente Boldrini l’appello lanciato dalle giornaliste minacciate durante l’iniziativa #IoNonStoZitta e parlato di una prossima iniziativa comune su linguaggio di genere e “no hate speech”.

Il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, sono stati ricevuti a Montecitorio dalla presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini. Al centro dell’incontro il problema delle querele temerarie nel giorno in cui l’Aula della Camera discute il ddl di riforma del processo civile.
“Auspichiamo un intervento legislativo che preveda una sanzione pecuniaria proporzionale all’entità del risarcimento richiesto da chi intraprende un’azione legale che si dovesse rivelare infondata”, hanno spiegato Lorusso e Giulietti.
Nel corso dell’incontro i vertici della Fnsi hanno anche consegnato alla presidente Boldrini l’appello lanciato dalle giornaliste minacciate nell’ambito dell’iniziativa #IoNonStoZitta. Lorusso e Giulietti hanno inoltre posto il tema della libertà di stampa in Turchia e in Egitto, auspicando iniziative parlamentari che si affianchino a quelle già intraprese dal presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, e da altri premier europei. Si è infine parlato di una prossima iniziativa, da promuovere in Fnsi con la presidente Boldrini, sui temi del linguaggio di genere e del “no hate speech”.

Boldrini riceve Fnsi, Ue intervenga per libertà stampa Turchia
La Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, ha ricevuto a Montecitorio i vertici della Fnsi, il Segretario generale Raffaele Lorusso e il Presidente Giuseppe Giulietti. In primo piano la comune preoccupazione per i gravi attacchi che sta subendo l'informazione in Turchia, già denunciati da iniziative di protesta del sindacato dei giornalisti.
"In Europa alcuni sembrano voler chiudere un occhio – ha detto la Presidente della Camera - su ciò che accade in Turchia: penso in particolare alla libertà di stampa, con le azioni gravi intraprese dalle autorità nei confronti di testate e giornalisti non allineati, nonché contro la libertà di espressione dei cittadini sui social media. Mi auguro che anche nelle relazioni con Ankara l'Unione sappia restare fedele a se stessa e ricordi che l'Europa è punto di riferimento nel mondo per tutti coloro che hanno a cuore i diritti".
È stato trattato inoltre il tema delle minacce alle quali in Italia sono sottoposti i cronisti, e in special modo le croniste, anche attraverso il fenomeno delle cosiddette ‘querele temerarie’, oggetto nei giorni scorsi di un appello che le giornaliste della Commissione Pari Opportunità della Fnsi hanno rivolto a Governo e Parlamento. La Presidente ha espresso l'auspicio che il testo sul processo civile in discussione proprio in questi giorni nell'aula della Camera possa contribuire alla soluzione del problema. La Presidente Boldrini e gli esponenti del sindacato dei giornalisti hanno affrontato anche le questioni del linguaggio di odio e delle discriminazioni di genere nella comunicazione. La Presidente della Camera ha preannunciato iniziative in materia, che coinvolgeranno anche le rappresentanze del giornalismo italiano. (Agi - Roma, 9 marzo 2016)

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