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Inpgi 02 Dic 2006

L'Istituto di Previdenza dei giornalisti smentisce il direttore di Telepace

Il presidente dell'Inpgi, Gabriele Cescutti, smentisce il direttore di Telepace, mons. Guido Todeschini, che in una recente intervista a un quotidiano milanese aveva chiamato in causa l'istituto di previdenza dei giornalisti italiani dichiarando «libro paga e giusta paga ci sono sempre stati per tutti, con regolari cedolini, come ha accertato un'ispezione dell'Inpgi»

Il presidente dell'Inpgi, Gabriele Cescutti, smentisce il direttore di Telepace, mons. Guido Todeschini, che in una recente intervista a un quotidiano milanese aveva chiamato in causa l'istituto di previdenza dei giornalisti italiani dichiarando «libro paga e giusta paga ci sono sempre stati per tutti, con regolari cedolini, come ha accertato un'ispezione dell'Inpgi»

E Cescutti parla di contributi evasi per 70mila euro e di sanzioni per 20mila euro. La smentita è resa nota da Pierluigi Roesler Franz, fiduciario Inpgi per il Lazio, che ha divulgato la rettifica trasmessa da Cescutti al quotidiano milanese. Nella lettera Cescutti conferma che l'ispezione c'è stata, ma i risultati sono stati ben diversi da quelli descritti da mons. Todeschini. «Il verbale ispettivo - scrive infatti il presidente dell'Inpgi - si è concluso con un addebito di 70 mila euro a titolo di contributi evasi e 20 mila di sanzioni». Cescutti, dopo avere elencato una serie di irregolarità riscontrate dagli ispettori dell'Istituto di previdenza dei giornalisti, informa che l'emittente, anzichè versare le somme richieste, «ha impugnato l'ingiunzione di pagamento e che la prima udienza si terrà in marzo». (AGI)

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