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Parlamento 06 Lug 2010

Mazzuca (Pdl): "Occasione persa per la riforma dell'Ordine dei Giornalisti" Ghizzoni e Levi (Pd): "Governo e maggioranza hanno fatto mancare le condizioni per un intervento condiviso"

Giancarlo Mazzuca, deputato del PdL ed ex direttore de «il Resto del Carlino» e "Quotidiano Nazionale", ha espresso il suo disappunto perchè «in sede di comitato ristretto in VII Commissione Cultura della Camera i rappresentanti del Partito Democratico - sottolinea Mazzuca - hanno annunciato la loro intenzione di disertare i lavori che avrebbero dovuto definire i dettagli della riforma della Legge del 1963 che aveva istituito l'Ordine dei Giornalisti

Giancarlo Mazzuca, deputato del PdL ed ex direttore de «il Resto del Carlino» e "Quotidiano Nazionale", ha espresso il suo disappunto perchè «in sede di comitato ristretto in VII Commissione Cultura della Camera i rappresentanti del Partito Democratico - sottolinea Mazzuca - hanno annunciato la loro intenzione di disertare i lavori che avrebbero dovuto definire i dettagli della riforma della Legge del 1963 che aveva istituito l'Ordine dei Giornalisti

Su tale riforma, che era stata più volte sollecitata dallo stesso Ordine dei Giornalisti, c'era la più ampia convergenza da parte di tutte le forze parlamentari. Una scelta politica - prosegue Mazzuca - quella del Partito Democratico, giustificata dal prossimo varo della legge sulle intercettazioni che coinvolge anche i giornalisti e che è stata calendarizzata dalla Camera a partire dalla fine di luglio. È una occasione perduta - conclude Mazzuca - che non tiene conto delle richieste dei giornalisti e che finisce per far slittare ancora un provvedimento molto atteso dalla categoria«. (AGI)

IL PD REPLICA A MAZZUCA: "IL COMPORTAMENTO DEL GOVERNO E DELLA MAGGORANZA FA MANCARE IN QUESTO MOMENTO LE CONDIZIONI PER PER UN INTERVENTO CONDIVISO SULLA PROFESSIONE DEL GIORNALISTA"

"In difesa della libertà dell'informazione e a sostegno della mobilitazione contro la "legge bavaglio" sulle intercettazioni telefoniche, i parlamentari del Partito Democratico membri della Commissione Cultura della Camera hanno deciso di sospendere la loro partecipazione ai lavori per la riforma dell'Ordine dei giornalisti".
"In un momento in cui governo e maggioranza cercano di stravolgere ruoli, diritti e responsabilità degli operatori dell'informazione - dichiarano gli onorevoli del Pd Manuela Ghizzoni e Ricardo Franco Levi -, consideriamo che manchino le condizioni per un intervento condiviso sulla professione del giornalista. La decisione di bloccare il lavoro parlamentare sulla riforma dell'Ordine è segno e strumento del nostro impegno per la tutela della libertà dell'informazione".Nessuno può interpretare questa scelta come il frutto di un disinteresse del Partito Democratico nei confronti della professione giornalistica. L'intenso lavoro svolto all'interno stesso della Commissione Cultura della Camera e che - come ben sa il relatore On.Mazzucca-  ha già portato a modificare in profondità il testo originario della proposta di riforma con, in particolare, l'ipotesi di costituire un giurì realmente rappresentativo e autorevole al quale affidare la missione di giudicare delle eventuali lesioni ai diritti dei terzi causati dalla pubblicazione di articoli di giornale, questo lavoro, ripetiamo, è ampia testimonianza dell'impegno del Partito Democratico e dei suoi parlamentari.Quali che ne siano le forme organizzative e di rappresentanza, la professione del giornalista, nel suo cammino e nel suo operare quotidiano, si orienta su una ben visibile stella polare, la libertà d'informazione.Nel momento in cui questa libertà è minacciata dalle scelte del governo e dalla maggioranza, i deputati del Partito Democratico membri della Commissione Cultura confermano il loro giudizio sull'assenza delle condizioni per un operare condiviso e ribadiscono la loro decisione di sospendere la loro partecipazione ai lavori per la riforma dell'Ordine".

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