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Parlamento 09 Feb 2010

Milleproroghe: rinviata al 2012 la stretta sui contributi all’editoria Passa in Commissione Senato un odg bipartisan Mobilitazione dei giornalisti di testate in cooperativa, di idee e di partito oggi al Senato

Sarà rinviata al gennaio del 2012 la stretta del Governo sui contributi all'editoria per i giornali di partito, le cooperative e le testate no profit, prevista in Finanziaria. Lo prevede un ordine del giorno bipartisan firmato da Lega, Pdl e Pd approvato ieri in commissione Affari Costituzionali dove è stato concluso l'esame del decreto milleproroghe che approda nell'Aula domani mattina.

Sarà rinviata al gennaio del 2012 la stretta del Governo sui contributi all'editoria per i giornali di partito, le cooperative e le testate no profit, prevista in Finanziaria. Lo prevede un ordine del giorno bipartisan firmato da Lega, Pdl e Pd approvato ieri in commissione Affari Costituzionali dove è stato concluso l'esame del decreto milleproroghe che approda nell'Aula domani mattina.

Il governo dovrà presentare entro il 30 giugno del 2012 un ddl che introduca norme di maggior rigore nei criteri di assegnazione dei contributi all'editoria. (ANSA)

Mobilitazione dei giornalisti delle testate politiche, cooperative e di idee domani al Senato   “Giornalisti ancora in frontiera, domani, per sostenere il ripristino dei fondi all’editoria, per impedire la morte “per decreto” di alcune decine di giornali e la cancellazione di qualche migliaio di posti di lavoro. Iniziativa pubblica domani mattina perché il Senato accolga le istanze, anche quelle che arrivano in maniera bipartisan dalle forze politiche, per evitare indiscriminati tagli di risorse. Dalla Commissione Affari Costituzionali, il Senato ha avuto un’indicazione chiara. I contributi all’editoria per i giornali di partito, per le cooperative e per le testate no profit non possono essere cancellati con un colpo di spugna da un giorno all’altro e vanno ripristinati avviando nel contempo un processo di riforma con indirizzi e tempi certi. Neldecreto mille proroghe, che l’aula di Palazzo Madama sarà chiamata a votare domani, l’ordine del giorno bipartisan della Commissione Affari Costituzionali non può che trovare una coerente accoglienza. In caso contrario si infliggerebbe un colpo mortale all’editoria di idee, all’occupazione fatta da giornalisti, impiegati e poligrafici che, operando in realtà non commerciali, già soffrono condizioni di svantaggio ripagate solo dalla consapevolezza di poter essere soggetti reali del pluralismo di cui ha bisogno tutto il Paese. L’allarme per i tagli finanziari è grande ed è significativo che persino il sistema dell’editoria industriale rappresentato dalla Fieg abbia osservato quanto sia necessario rivedere in tempi ragionevoli i meccanismi di assegnazione dei contributi. Le attività imprenditoriali, anche quelle no profit, hanno bisogno di programmazione e progettualità, che va fatta sempre per temp per l’anno in corso questa attività è già in piena attuazione. Una modifica di regole e di contributi in questa condizione sarebbe un colpo non tollerabile. La Federazione Nazionale della Stampa, ricordando anche le osservazioni all’ipotesi del nuovo regolamento per l’editoria (con le proposte di rendere rigorosi i criteri di riparto dei contributi, prestando attenzione primaria all’occupazione qualificata), ha sempre osservato che la nuova disciplina deve essere massimamente condivisa, rispettosa delle garanzie per il pluralismo, applicata con la necessaria gradualità perché la transizione non determini “morti” improvvise di giornali e giornalisti senza colpe. Quella di domani per l’informazione è una giornata di mobilitazione che si svilupperà nel sostegno ad un’iniziativa pubblica sul ruolo e i diritti dei giornali di cooperative, di partito e no profit. I Comitati di redazione delle testate di queste realtà domani si mobiliteranno con la Fnsi e insieme con le altre parti sociali interessate, anche con una presenza diretta in occasione dell’esame del provvedimento e degli emendamenti e documenti in discussione al Senato”.  

@fnsisocial

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