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Studenti all'entrata di una scuola (Foto: ImagoEconomica/Fnsi)
Associazioni 31 Gen 2024

Modena, l'indignazione dell'Aser: «Studente minacciato di sospensione per un'intervista»

Il sindacato regionale: «Il provvedimento sia ritirato senza ulteriori indugi e con le dovute scuse».

L’Associazione Stampa Modenese e l’Associazione della Stampa Emilia-Romagna esprimono «preoccupazione e solidarietà in merito al caso che vede protagonista uno studente modenese che rischia una maxi-sospensione di dodici giorni da scuola, dopo aver rilasciato un’intervista alla Gazzetta di Modena, in qualità di rappresentante di istituto, nella quale elencava alcune criticità inerenti la vita scolastica».

Nel comunicato congiunto, diffuso mercoledì 31 gennaio 2024, si evidenzia che il caso «riporta ancora una volta in primo piano, e con preoccupante frequenza, la necessità di rimarcare e difendere il principio sancito dalla Costituzione Italiana, che nell’Art. 21 tutela il “diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Non è un caso che la legge fondamentale dello Stato citi nello stesso articolo due aspetti fondamentali della convivenza democratica e civile del Paese: il principio della libertà di manifestazione del pensiero e la libertà di stampa».

Nella nota Asm e Aser esprimono «solidarietà nei confronti del giovane studente oggetto di minacce e ribadiscono con forza come la libertà di espressione sia vitale per la democrazia, in quanto promuove il dibattito pubblico, la diversità di opinioni e la partecipazione civica, fondamentali per la salvaguardia dei diritti individuali e la costruzione di una società libera e informata».

Asm e Aser, «ricordando che le scuole hanno anche il ruolo di trasmettere i valori della Costituzione, auspicano che il provvedimento (deliberato ma non ancora divenuto operativo) sia ritirato senza ulteriori indugi e con le dovute scuse nei confronti dello studente. In caso contrario, Asm e Aser saranno pronte ad affiancare il ragazzo in ogni sede e a manifestare con gli studenti davanti alla scuola».

@fnsisocial

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