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Libertà  di stampa 21 Mag 2015

Napoli, cronista tacciato di "camorra giornalistica": al collega la solidarietà del sindacato della Campania

"Chi cerca di screditare il lavoro dei colleghi, dovrebbe capire che quella che lui chiama 'camorra giornalistica' è solo diritto di cronaca. Se il consigliere Carmine Attanasio pensa di aver subito un abuso, ha tutti gli strumenti per far valere i propri diritti: la legge è chiara".

"Chi cerca di screditare il lavoro dei colleghi, dovrebbe capire che quella che lui chiama 'camorra giornalistica' è solo diritto di cronaca. Se il consigliere Carmine Attanasio pensa di aver subito un abuso, ha tutti gli strumenti per far valere i propri diritti: la legge è chiara".

Armando Borriello, segretario del Sindacato unitario giornalisti della Campania, commenta così le esternazioni attribuite al consigliere del comune di Napoli candidato alle prossime elezioni regionali che - tra l'altro - per protesta contro l'articolo che lo riguardava si è incatenato davanti alla sede Rai del capoluogo campano.
"Viviamo in un Paese - prosegue Borriello - in cui la libertà di stampa si paga ancora a caro prezzo. Ma chi vuole rappresentare i cittadini deve dare conto della propria storia e non può pensare di ricostituirsi una verginità ogni volta che si presenta alle elezioni".
"Il consigliere non può decidere - conclude il Sugc - cosa si deve scrivere sui giornali. Sappia che ha sbagliato metodo e che il sindacato dei giornalisti è vicino al collega Vincenzo Iurillo (in foto) contro ogni tentativo di prevaricazione".

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