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Un momento dell'incontro in Regione Veneto
Associazioni 08 Mag 2018

Sfruttamento del lavoro giornalistico dei collaboratori, sindacato e Odg veneti ricevuti dal presidente Zaia

Il governatore ha garantito l'immediato interessamento, per quanto di competenza, dell'assessore al Lavoro e preannunciato il coinvolgimento del Consiglio regionale per valutare, in sede legislativa, un intervento a favore dell'equa retribuzione del lavoro giornalistico parasubordinato.

I vertici del Sindacato e dell’Ordine dei giornalisti del Veneto, insieme a una delegazione dei collaboratori giornalisti delle principali testate venete, sono stati ricevuti dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. «Un incontro importante – spiega una nota del Sgv – che conferma la sensibilità del governatore nei confronti dell’informazione locale, quale settore strategico da salvaguardare e rilanciare».

Il presidente – come si legge nel comunicato diffuso – ha chiesto alla delegazione che gli venga fornita la relativa documentazione e ha garantito l'immediato interessamento, per quanto di competenza, dell'assessore al Lavoro. Ha preannunciato, inoltre, il coinvolgimento del Consiglio regionale del Veneto per valutare, in sede legislativa, un intervento a favore dell’equa retribuzione del lavoro giornalistico parasubordinato.

Sul tavolo la questione dei compensi del lavoro dei giornalisti esterni, sulla scia della recente mobilitazione dei collaboratori del Gazzettino e del Corriere del Veneto, colpiti da pesanti tagli unilaterali ai compensi, comunicati dalle aziende. Sindacato, Ordine e collaboratori hanno descritto nel dettaglio le condizioni lavorative e retributive di chi fa il mestiere di giornalista da parasubordinato.

«Giornalisti – rilevano Ordine e Sindacato giornalisti del Veneto – che assicurano quotidianamente, sette giorni su sette, la produzione di servizi e articoli dando voce in maniera capillare al territorio e ai territori del Veneto. Giornalisti sfruttati e sottopagati, che con impegno e professionalità contribuiscono a interpretare e divulgare le istanze locali, raccogliendone in diretta umori e trasformazioni. Giornalisti che non hanno diritti: malattie, ferie, riposi, rimborsi. Giornalisti che producono anche oltre 200 pezzi al mese per poco più di mille euro, tutto compreso, sullo sfondo di un’organizzazione del lavoro instaurata dagli editori che vede i dipendenti ormai inchiodati al desk, dentro le redazioni, con turni di lavoro a dir poco pesanti, che non riescono a dedicarsi quasi più alla cronaca, alla scrittura».

Sindacato e Ordine hanno posto l’accento sul diritto dei giornalisti collaboratori esterni a essere adeguatamente retribuiti e sul diritto dei cittadini ad avere un’informazione di qualità quale bene pubblico irrinunciabile per la crescita libera e civile di una società.

«Quella rappresentata da Sindacato e Ordine è un’emergenza democratica di cui tutti devono farsi carico, consapevoli del fatto che la situazione venutasi a creare è arrivata a un punto di caduta intollerabile», concludono i rappresentanti dei giornalisti del Veneto.

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