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Parlamento 25 Feb 2010

Siddi: "Mi auguro che l'Ordine del giorno approvato dal Senato che ripristina i contributi per stampa estera e radio locali sia un atto impegnativo per il governo" Mercoledì 3 marzo, riunione urgente nella sede della Fnsi a Roma con i Cdr

Il Segretario della Fnsi, Franco Siddi, che è anche Presidente della Commissione Informazione del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (Cgie), ha dichiarato: “L’ordine del giorno approvato dal Senato perché sia garantita l’erogazione integrale dei contributi a favore dei quotidiani editi e diffusi all’estero e per quelli pubblicati dalle Associazioni dei Consumatori, nonché per il ripristino dei benefici dell’editoria per le radio tv locali deve essere considerato un atto impegnativo per il Governo.

Il Segretario della Fnsi, Franco Siddi, che è anche Presidente della Commissione Informazione del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (Cgie), ha dichiarato: “L’ordine del giorno approvato dal Senato perché sia garantita l’erogazione integrale dei contributi a favore dei quotidiani editi e diffusi all’estero e per quelli pubblicati dalle Associazioni dei Consumatori, nonché per il ripristino dei benefici dell’editoria per le radio tv locali deve essere considerato un atto impegnativo per il Governo.

Guai se fosse assunto come puro atto di indirizzo politico su cui riservarsi la discrezionalità di intervento. L’assenso del Sottosegretario Giorgetti all’ordine del giorno Vita, Randazzo, Micheloni, Blazina, Legnini, Lusi, Ferrante, Vimercati non può che trasformasi ora in un impegno a ricercare, in tempi brevi, le risorse finanziarie, soprattutto per coprire gli oneri derivanti dagli obblighi già contratti per il 2009 ed erogabili nel 2010. E accogliendo la sfida per una riforma condivisa dei contributi all’editoria entro i prossimi mesi, non v’è dubbio che vada assicurata una corretta transizione ad un eventuale nuovo sistema di interventi, rigoroso, trasparente finalizzato esclusivamente al sostegno del pluralismo in tutte le realtà della comunità italiana e dell’occupazione specifica. Ciò che pesa di più in questo momento è la scelta politica di considerare figli minori, da discriminare, la stampa italiana all’estero e l’emittenza locale. Recuperare questa ingiustizia in uno dei primi provvedimenti straordinari utili (a cominciare da quello per lo sviluppo) è possibile se il Ministero dell’Economia compie uno sforzo di piena considerazione delle problematiche che si sono aperte e dei valori che sono in gioco. Nei primi giorni della prossima settimana la Fnsi valuterà con le rappresentanze del sistema dell’emittenza radiotelevisiva locale e della stampa italiana all’estero, nonché con tutte le forze sociali interessate, iniziative di mobilitazione e di confronto che proseguiranno fin quando non arriveranno impegni certi sul ripristino delle provvidenze ora negate sui tempi della riforma di sistema e della indispensabile normativa di transizione.” Mercoledì prossimo 3 marzo alle ore 10, 30 la Fnsi ha convocato una riunione urgente nella propria sede con i rappresentanti sindacali dell’emittenza locale e della stampa italiana all’estero colpiti dai nuovi tagli finanziari del Governo. All’incontro, al quale sono stati invitati i cdr dei giornali di partito, di idee, cooperativi e di minoranze linguistiche e le forze sociali interessati alla battaglia per una definitiva e improcrastinabile riforma dell’editoria, saranno presenti il Segretario generale ed il Presidente della Fnsi, Franco Siddi e Roberto Natale”. ON. RICARDO MERLO (MAIE) : “DAL GOVERNO UN’ ALTRA STANGATA PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO” DECRETO MILLEPROROGHE: TAGLI DEL 50% AI CONTRIBUTI PER I GIORNALI EDITI ALL’ESTERO
Roma, 25 febbraio 2010 - Durissima protesta  dell’on. Ricardo Merlo per “l’improvvida scelta del governo di tagliare i fondi per i giornali editi all’estero”.
“Con l’approvazione alla Camera del decreto Milleproroghe sui fondi per l'editoria - ha  spiegato  il deputato italosudamericano -  i contributi che finora hanno consentito la stoica sopravvivenza della stampa italiana all’estero, sono stati ridotti del 50%. Condivido il pensiero di Franco Siddi, segretario nazionale della Fnsi,  che riconosce che non si può far fronte al giusto ripristino di contributi per i giornali (e le emittenti) di partito, quelli editi in cooperativa e altri 'beneficiati tradizionali',  facendo soffrire "....settori deboli ma significativi come la stampa per gli italiani all'estero, schiacciati come veri e propri vasi di coccio".
Il Governo Berlusconi  conferma, una volta in più,  una chiara e costante politica distante e disinteressata alle problematiche degli italiani all’estero. Dopo i tagli del  60% ai fondi per l’assistenza sociale e per la promozione della cultura e lingua italiana all’estero, arriva adesso  il  “decreto milleproroghe”, approvato dalla Camera, che rischia seriamente di causare il definitivo tracollo dell'intero settore, già pesantemente messo a dura prova, innescando seri problemi di occupazione, causando la perdita di numerosi posti di lavoro. Chiedo a tutti i colleghi eletti all’estero, soprattutto quelli eletti nelle file della coalizione di maggioranza, di lasciare da parte le ideologie e gli interessi di partito e di unirci per articolare una forte opposizione, non tanto a “questo Governo”, bensì alle “politiche” attuate da questo Governo, per onorare, una volta per tutte, l’impegno preso con gli elettori." DEPUTATI PD ESTERO - “IL GOVERNO CHIUDE L’INFORMAZIONE PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO!”.
Roma, 24 febbraio 2010 -  “Non possiamo risolvere il problema del finanziamento ai giornali no-profit ai danni della stampa per gli italiani all’estero e del sistema delle radio private diffuse sul territorio”. A dichiaralo sono i deputati del PD eletti nella Circoscrizione estero - Narducci, Bucchino, Farina, Fedi, Garavini e Porta - in seguito alla bocciatura dell’emendamento del PD a presentato da Ventura, Baretta, De Biasi, Gentiloni Silveri, Levi e Narducci e sottoscritto da tutti i deputati del PD eletti all’estero e dall’on. Aldo Di Biagio della PDL, mentre gli altri eletti all’estero della PDL si sono astenuti.
Tale emendamento era teso a ripristinare i fondi per la stampa italiana all’estero che il Governo aveva eliminato dalle provvidenze per l’editoria in occasione del ripristino del finanziamento pubblico per 80 giornali di cooperative, associazioni non-profit, gruppi politici e minoranze linguistiche.
Infatti all’articolo aggiuntivo del governo, art.10-sexies, all’art.10-quinqiues del cosiddetto Decreto mille proroghe si afferma che “per i contributi relativi all'anno 2009, previsti dall'articolo 3, comma 2-ter, della legge 7 agosto 1990 n. 250, limitatamente ai quotidiani italiani editi e diffusi all'estero, dall'articolo 26 della legge 5 agosto 1981, n. 416, nonché dagli articoli 5, 6 e 7 della legge 30 luglio 1998, n. 281, si applica una riduzione del 50 per cento del contributo complessivo calcolato per ciascun soggetto”.
“E’ intollerabile che per garantire quanto dovuto alla stampa di cooperativa si faccia un pasticcio con la conseguenza di far chiudere la stampa dedicata agli italiani all’estero con la riduzione del 50% del già esiguo contributo percepito e di mettere in difficoltà il reale pluralismo sul territorio italiano, quello garantito dalle tante piccole realtà locali mettendo anche a rischio una occupazione diffusa” precisano i parlamentari del PD eletti all’estero ribadendo che “non è possibile che si leda ancora una volta i diritti dei cittadini residenti all’estero privandoli di una informazione preziosa per il loro legame con la terra di origine e ci chiediamo con quale faccia il governo andrà all’estero a incontrare le nostre comunità”.
“La linea del Governo - concludono - sembra essere quella di eliminare le realtà scomode: chiudere i consolati perché servono agli italiani all’estero, tagliare l’informazione per tenere all’oscuro gli italiani all’estero di quello che combina e fa digerire agli italiani, tagliare la promozione culturale italiana nel mondo, insomma disfarsi di quello che può dare fastidio! Ma non è forse questo governo che sta dando fastidio all’onore degli italiani? Non rimane che lavorare per mandarli a casa alle prossime elezioni sperando che non taglino anche quelle!”

@fnsisocial

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