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Il momento della consegna dell'assegno
Associazioni 03 Lug 2017

Sindacato unitario giornalisti Campania, chiusa con successo la campagna di crowdfunding per Carla Caiazzo

Consegnato questa mattina nella sede del Sugc l'assegno di 4020,50 euro raccolti in favore della donna bruciata viva dal suo ex compagno. La cifra raccolta servirà  per alcuni interventi chirurgici necessari a far ritrovare a Carla la sua identità , dopo essere stata completamente sfigurata.

Si è chiusa con successo la campagna di crowdfunding promossa dal Sindacato unitario giornalisti della Campania in favore di Carla Caiazzo, la donna bruciata viva dal suo ex compagno. Presso la sede del Sugc in via Cappella Vecchia, questa mattina il presidente Armando Borriello ha consegnato a Carla Caiazzo l’assegno di 4020,50 Euro.

«La cifra raccolta attraverso la piattaforma di crowdfunding Meridonare – spiega in una nota il Sindacato regionale – servirà, come ha detto lo stesso Borriello, per permettere a Carla alcuni interventi chirurgici necessari per ritrovare la sua identità dopo essere stata completamente sfigurata».

Oltre alla stessa Carla Caiazzo, ad esporre i positivi risultati della campagna di crowdfunding c'è stato il prof. Marco Musella, presidente di Meridonare: «Si tratta della prima campagna destinata ad una sola persona che però rappresenta una drammatica realtà che accomuna purtroppo tante donne vittime di violenze. Noi di Meridonare e della Fondazione siamo vicini a queste battaglie di sensibilizzazione e civiltà».

Poi è stata la volta di Laura Viggiano, delegata per le pari opportunità del Sugc: «È stata un'idea promossa da uomini del nostro sindacato che la commissione ha immediatamente appoggiato. Il sindacato si apre quindi a battaglie di civiltà oltre che alla tutela della sua categoria».

Parola a Carmen Padula membro dell’Associazione Feminin Pluriel: «Non abbiamo esitato un attimo nel far sentire il sostegno di un'associazione al femminile a Carla. Tante donne in supporto di una di noi che ha subito una dura aggressione».

Un passo importante, dunque, contro ogni forma di violenza sulle donne, ma anche una risposta alle carenze dello Stato che troppo spesso, oltre le cure necessarie alla sopravvivenza, non sostiene la riconquista di una dignità fisica e morale delle vittime di violenze.

«Lo Stato mi ha abbandonata e sono contenta che dal basso sia ancora viva quella solidarietà che le istituzioni hanno dimenticato. Ringrazio Sindacato e Meridonare per questa iniziativa che mi fa capire che non sono sola. Ho fondato un'associazione che deve sensibilizzare al tema della violenza sulle donne, ne sentivo il bisogno», ha detto Caiazzo.

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