«La giudice Silvia Rossaro del tribunale di Vicenza ha ammesso, questa mattina, giovedì 26 giugno, la costituzione di parte civile del Sindacato giornalisti Veneto nel processo che vede come parte offesa un cronista». Lo si legge in una nota pubblicata da Sgv sul suo sito web.
Il sindacato regionale prosegue: «Facendo propria la tesi dell’avvocata Orietta Baldovin – legale di Sgv -, la giudice ha ritenuto che il Sindacato sia legittimato a tutelare la libertà di stampa – che in questa vicenda sarebbe venuta meno – e alla luce dello Statuto (articolo 3 lettere b), c) ed e) assume la posizione di soggetto civilmente danneggiato. La prossima udienza il 2 settembre con la giudice che ha chiesto alle parti di trovare un accordo».
Sgv ricorstruisce poi la vicenda: «Marco Marini, all’epoca collaboratore de Il Giornale di Vicenza, era stato aggredito e ferito mentre stava facendo la cronaca di una partita di calcio. Sul banco degli imputati un dirigente del Camisano Calcio, cui la Procura di Vicenza contesta i reati di violenza privata e lesioni. Con la costituzione di parte civile Sgv intende rivendicare, più che un risarcimento economico, un’ammissione scritta sulla gravità della condotta assunta che lede la libertà di stampa sancita dall’articolo 21 della Costituzione, fondamento di una società libera e democratica, di cui il Sindacato per Statuto è garante. I fatti risalgono al 9 maggio di 4 anni fa e avvennero allo stadio “Dal Maso” di Camisano Vicentino al termine dell’incontro di Eccellenza fra i locali e i padovani dell’Arcella, vinta da questi ultimi per 2-0. L’aggressione, che costò a Marini (tutelato in aula dall’avvocata Cristina Zanini) 10 giorni di prognosi per un trauma facciale e una deviazione del setto nasale avvenne quando il cronista andò a intervistare l’allenatore del Camisano». Il sindacato regionale conclude specificando che «a rappresentare Sgv, in aula era presente il componente del direttivo regionale, Giuliano Doro». (anc)