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Gruppi di Specializzazione 08 Ott 2007

XVIII Congresso dell’Unci : “I cronisti per un sindacato forte, il contratto, la difesa dei precari, la tutela di diritto di cronaca e libertà di stampa” La mozione finale e i documenti approvati

I cronisti italiani vogliono che la Fnsi, il sindacato unico e unitario della categoria, esca più forte e unito dal Congresso di fine novembre a Castellaneta perché abbia maggiore determinazione e coraggio per affrontare le sfide che attendono i giornalisti.

I cronisti italiani vogliono che la Fnsi, il sindacato unico e unitario della categoria, esca più forte e unito dal Congresso di fine novembre a Castellaneta perché abbia maggiore determinazione e coraggio per affrontare le sfide che attendono i giornalisti.

Vogliono che il contratto di lavoro sia finalmente rinnovato tutelando la professione e la sua autonomia, garantendo la qualità dell’informazione e venendo incontro alle aspirazioni di certezza dei diritti da parte del mondo dei precari. Vogliono che diritto di cronaca e libertà di stampa siano rispettate e per questo rinnovano l’invito al Senato a modificare radicalmente la legge Mastella. Sono i punti centrali della mozione politica che ha concluso il XVIII Congresso dell’Unione Nazionale Cronisti Italiani, riunito a San Felice Circeo (Latina) nei giorni 5, 6 ,7 ottobre, e che ha rieletto alla presidenza Guido Columba. Nei tre giorni del Congresso i delegati dei gruppi Regionali di tutta Italia hanno affrontato tutti i temi che riguardano la professione e si sono confrontati in un acceso dibattito, al quale ha partecipato il Presidente della Fnsi Franco Siddi, con magistrati e avvocati sulla legge Mastella. Tema che sarà al centro anche della cerimonia per la consegna del Premio Cronista – Piero Passetti a Viareggio a metà novembre. La Giunta dell’Unci – Alfredo Provenzali, vicepresidente vicario, Ilaria Bonuccelli ed Egidio Del Vecchio, vicepresidenti, Romano Bartoloni segretario, Michele Crosti, Leone Zingales – ha deciso, su proposta dei delegati, di assegnare a Viareggio un premio ai cronisti di Genova scandalosamente condannati per aver pubblicato l’identikit dello stupratore degli ascensori. A Viareggio verrà premiato anche Lirio Abbate, a sostegno del quale il presidente dell’Unci Columba ha scritto al ministro dell’interno Giuliano Amato dopo le nuove minacce pronunciate da Bagarella. MOZIONE FINALE DEL XVIII CONGRESSO – S. FELICE CIRCEO 5-7/10/2007 Senza contratto da quasi mille giorni, con gli editori ormai apertamente schierati contro la professione giornalistica e impegnati a celebrare il funerale della notizia (clamoroso il tentativo di smantellare l’agenzia Ansa) per miopi calcoli di mercificazione dell’informazione e di ossequio ai poteri forti del Paese e allargando nel contempo a dismisura l’area del precariato, i cronisti dell’Unci formulano alla nuova dirigenza della Fnsi che verra’ eletta al prossimo congresso di Castellaneta i migliori auguri di buon lavoro. In sintonia con le proposte dei cronisti sostenute da tempo sia nelle riunioni dell’Unci che in quelle della Fnsi e in occasione degli ultimi stati generali della categoria il nostro congresso riunito a San Felice Circeo nei giorni 5, 6 e 7 ottobre ’07 lancia un forte appello affinche’ la mobilitazione dei giornalisti per il contratto contro la deregulation professionale, contro bavagli e censure, per la difesa del precariato si rafforzi oltre che con lo stato di agitazione anche con l’apertura di una autentica vertenza politica sull’informazione a tutela della liberta’ di stampa, dell’indipendenza dei giornalisti, della diritto dovere di cronaca, della qualita’ dell’informazione, della tenuta dell’occupazione e del pluralismo dei mass media. Il congresso esprime infine ancora una volta una forte preoccupazione per il giro di vite censorio introdotto dalla legge Mastella che oltre a rafforzare il clima di ostilita’ e di insofferenza nei confronti dei giornalisti riformula le norme sul segreto di indagine producendo un effetto dirompente sulla liberta’ di stampa e sui diritti costituzionali dei cittadini. Per questa ragione il congresso dell’Unci invita il Senato della repubblica a rivedere l’impianto del ddl in sede di conversione in legge del provvedimento. Il Congresso infine, esprime un parere positivo sul lavoro svolto dai gruppi regionali che costituiscono la colonna vertebrale dell’Unione, capaci, in questi anni, di raggiungere gli obbiettivi statutari con risultati lusinghieri che hanno prodotto un brillante ritorno di immagine e di prestigio per l’Unione tutta. Il lavoro svolto nelle regioni a sostegno dei colleghi, l’impegno profuso in particolar modo nella difesa dell’autonomia professionale e del diritto dovere di informare correttamente i cittadini, le iniziative adottate di stimolo operativo nella soluzione dei problemi sindacali hanno prodotto un salto di qualita’ nell’azione dell’Unione, che ha assunto tutte le caratteristiche di un vero e proprio organismo sindacale autonomo. Per questa ragione il Congresso rivendica ancora una volta, nei confronti della Federazione della Stampa cui e’ affiliata, la qualita’ giuridica di organismo sindacale di base gia’ riconosciuta ad altri gruppi di specializzazione e impegna il Presidente e la giunta a compiere tutti gli atti necessari per ottenere il riconoscimento altre volte richiesto presentando una mozione formale al prossimo congresso della Fnsi di Castellaneta. DOCUMENTI APPROVATI AL XVIII CONGRESSO – S. Felice Circeo 5-7/10/2007 ORDINE DEL GIORNO DI SOLIDARIETA’ A LIRIO ABBATE E A TUTTI I CRONISTI MINACCIATI DALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA, su proposta del Gruppo Siciliano Il Congresso dell’UNCI denuncia un incremento delle minacce e delle intimidazioni della criminalità organizzata nei confronti di cronisti impegnati ogni giorno a raccontare fatti e vicende prevalentemente di aree meridionali del paese dove più forte è la presenza di organizzazioni criminali ormai inserite a pieno titolo nel tessuto politico ed economico. Intimidazioni che rischiano di limitare gravemente la libertà di stampa e l'esercizio del diritto-dovere di cronaca in zone dove la presenza dello Stato viene quotidianamente ostacolata dalla pressione di mafia, camorra e ‘ndrangheta. Le continue minacce subite dal cronista dell'ANSA di Palermo Lirio Abbate, cui il congresso esprime la più convinta solidarietà, ma anche da cronisti siciliani, campani, calabresi e pugliesi meno conosciuti, spesso impegnati in realtà periferiche e provinciali e, nel caso di Abbate, la conoscenza perfetta, da parte di detenuti mafiosi sottoposti al regime del 41 bis, del percorso di genesi della notizia, sono la testimonianza più lampante di quanto il lavoro del cronista sia oggi esposto, in prima linea, alla rappresaglia di chi ritiene che il narratore della realtà sia in qualche modo responsabile della realtà che racconta. Nell'invitare il ministro dell’ Interno a tenere alta la vigilanza nei confronti degli operatori dell'informazione colpiti da minacce e intimidazioni, il Congresso delega la giunta nazionale a tenere la prima riunione in Sicilia per manifestare la propria vicinanza a Lirio Abbate e a quanti esercitano la professione in condizioni ambientali difficili e rischiose. APPROVATO ALL’UNANIMITA’ --------------------------- ORDINE DEL GIORNO CONTRO GLI ARRESTI E LE DENUNCE INGIUSTE, su proposta del Gruppo Ligure Il Congresso dell’UNCI condanna gli arresti ingiustificati e le ingiuste condanne dei colleghi di tutta Italia. Sono significativi i casi dei colleghi del Corriere Mercantile e Secolo XIX destinatari di un decreto penale di condanna per aver pubblicato l’identikit, fornito dalle forze dell’ordine, del cosiddetto “maniaco dell’ascensore”, poi arrestato anche grazie all’azione dei suddetti cronisti e condannato a 16 anni di reclusione. In Campania, Sicilia, Lombardia, Puglia, Lazio e Liguria, negli ultimi due anni 51 cronisti di nera e giudiziaria sono stati indagati o denunciati per aver pubblicato notizie sulla criminalità che erano state ritenute dall’autorità giudiziaria coperte dal segreto istruttoria pur essendo agli atti. APPROVATO CON 2 ASTENSIONI --------------------------- MOZIONE PER LA COSTITUZIONE DELL’UNCI COME SINDACATO DI BASE, su proposta dei Gruppi Campania e Lazio In questi anni di mutazione genetica del sistema della comunicazione, di forti tensioni nel mondo dei mass-media e di crisi occupazionale, l’Unione nazionale cronisti italiani ha svolto, insieme con i suoi gruppi territoriali e in sintonia con la FNSI e le AST, non solo un’incisiva azione sindacale dentro e fuori delle redazioni sia per il contratto sia in difesa dei diritti e della dignità di 1500 cronisti e delle migliaia di altri colleghi in posizioni precarie; ma anche ha promosso, nel rapporto diretto con le istituzioni e con le fonti di informazione, una permanente campagna di mobilitazione e di lotta contro intimidazioni, censure e bavagli e contro le suggestioni di leggi liberticide, al fine di tutelare il diritto-dovere di cronaca, e i valori della libertà di stampa, dell’ autonomia professionale e della qualità dell’informazione, ottenendo ampi riconoscimenti del suo operato ad ogni livello 1) poiché lo Statuto della FNSI e la politica federale di attenzione alla realtà delle diverse forme di giornalismo hanno aperto la strada a un’organizzazione del sindacato sulla base di un maggiore pluralismo della partecipazione e di una larga e più dinamica rappresentatività della categoria 2) poiché, in base allo Statuto della FNSI (art. 37 comma c), si rende possibile la costituzione di nuovi organismi sindacali di base, come richiesto da più parti anche per i freelance, dopo quelli dell’USGRAI e dell’Unione giornalisti pensionati 3) poiché l’aspirazione dei cronisti, unanimemente compresa dalla categoria, ha ricevuto interesse e ascolto nei precedenti Congressi federali di Villasimius, Montesilvano e Saint Vincent. 4) poiché più volte l’UNCI è stato dichiarato “patrimonio storico della categoria dei giornalisti”, Il Congresso dell’UNCI, riunito a S. Felice Circeo nei giorni 5, 6 e 7 ottobre 2007, impegna il presidente e gli organismi eletti a compiere solleciti passi fin dal prossimo Congresso della FNSI di Castellaneta, affinché sia offerta concretamente ai cronisti l’opportunità di costituirsi in organismo sindacale di base nel rispetto delle regole statutarie. APPROVATA CON 2 ASTENSIONI --------------------------- MOZIONE CONTRO IL RICONOSCIMENTO DEL PRATICANTATO DELLE SCUOLE DI GIORNALISMO, su proposta del Gruppo Lombardo Vista la situazione che si è creata con le scuole di giornalismo riconosciute dall’Ordine dei Giornalisti, si denuncia che il riconoscimento del Praticantato ai frequentatori delle scuole, è di dubbia legittimità in quanto non vi è l’assunzione presso alcuna testata e neppure il versamento dei previsti contributi. Questa pratica ha introdotto un doppio binario nell’accesso alla professione: i colleghi che già lavorano e che faticano a mettere insieme il periodo di lavoro per ottenere il praticantato e quelli che invece, pagando i corsi, possono vedersi riconosciuto il praticantato senza alcuna assunzione. Inoltre per cinque mesi all’anno gli iscritti alle scuole devono svolgere stages che si trasformano nella maggior parte dei caso in lavoro nero: una condizione illegale che alimenta il precariato. Il congresso dell’UNCI pertanto diffida l’Ordine nazionale e gli Ordini regionali a riconoscere il praticantato così ottenuto. APPROVATA CON 3 VOTI CONTRARI --------------------------- MOZIONE PER L’ISTITUZIONE DI DUE COMMISSIONI DI LAVORO, su proposta del Gruppo Lombardo Il Congresso dell’UNCI, impegna la Giunta a istituire due commissioni di lavoro. La prima, formata da cronisti che osservino e studino la professione del cronista sotto tutti gli aspetti (deontologico, sindacale e delle tecnologie). Una sorta di osservatorio permanente sul futuro della professione. La seconda sulla comunicazione dell’UNCI e quindi verifica sul sito Internet e sulle modalità con cui comunichiamo. APPROVATA CON 11 SI’, 5 NO E 13 ASTENUTI --------------------------- RACCOMANDAZIONE PER LA COPERTURA DELLE SEZIONI UNCI IN TUTTA ITALIA, presentata dai Gruppi Liguria e Sicilia Il Congresso dell’UNCI chiede alla Giunta nazionale di verificare se tutte le regioni sono coperte da gruppi regionali e laddove fossero scoperte, iniziare una serie di incontri, nelle stesse regioni, con il principio di istituire gruppi di cronisti. Gli incontri vedranno la partecipazione di cronisti locali, redattori di quotidiani (laddove fossero presenti), corrispondenti di agenzie, giornalisti impegnati nelle variegate realtà dell’emittenza locale, rappresentati dell’Assostampa e i direttori di testata. I gruppi regionali esistenti, confinanti con le regioni dove le sezioni sono mancanti, potranno fornire un contributo di conoscenza e di assistenza all’avviamento degli stessi gruppi. --------------------------- RACCOMANDAZIONE SULLA STRUTTURA DELL’UNCI presentata dal Gruppo Lombardo Il Congresso dell’UNCI, visti gli impegni futuri della categoria nella difesa della libertà di stampa, chiede di potenziare le sue strutture per renderle più efficaci. Per questo invita la Giunta ad allargarsi in maniera da predisporre una proposta di modifica statutaria che permetta la presenza di un rappresentante per ogni regione in grado di tradurre in iniziativa le decisioni della giunta FAVOREVOLI 16, CONTRARI 7, ASTENUTI 3

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