Associazione stampa Modena, Associazione della Stampa Emilia-Romagna e Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna hanno diffuso martedì 20 maggio 2025 una nota «in seguito alle recenti dichiarazioni del sindaco Massimo Mezzetti sul tema del racconto giornalistico della sicurezza a Modena in occasione di un evento del Festival della Giustizia penale».
Il comunicato prosegue: «Come giornalisti riteniamo opportuno ribadire alcuni principi fondamentali che regolano il nostro lavoro e il rapporto con le istituzioni. Il giornalismo ha il dovere di raccontare la realtà nella sua complessità, dando voce sia ai dati ufficiali sia alle percezioni e preoccupazioni dei cittadini. È legittimo che possano esistere visioni differenti nella lettura dei fatti, ma è necessario che il confronto avvenga nel rispetto reciproco dei ruoli, soprattutto da parte di chi rappresenta le istituzioni. Se si ritiene che nella rappresentazione dei fatti vengano commessi errori o imprecisioni, esistono strumenti idonei per chiedere correzioni e rettifiche, senza dover ricorrere a generalizzazioni».
Nella nota viene poi sottolineato che «i fatti, anche quelli che possono risultare scomodi, devono essere raccontati: i cittadini hanno diritto a un’informazione completa e corretta, che eviti sensazionalismi, ma che non nasconda quanto accade nella realtà quotidiana. Il ruolo dei giornalisti è proprio quello di fare da tramite tra i fatti e i cittadini, con senso di responsabilità e professionalità. Riconosciamo che esiste una distinzione tra la realtà oggettiva misurata dai dati e la percezione soggettiva dei cittadini. Entrambe sono elementi legittimi del dibattito pubblico e meritano di essere rappresentate con accuratezza, senza che l’una escluda l’altra. Il buon giornalismo si impegna a fornire sia i fatti verificabili che il contesto sociale in cui questi si collocano».
Asm, Aser e Ordine concludono: «Guardiamo con preoccupazione alla tendenza, sempre più diffusa soprattutto a livello nazionale, di cercare di aggirare la mediazione giornalistica preferendo una comunicazione diretta che, per quanto legittima, non può sostituire il lavoro di verifica, approfondimento e contestualizzazione proprio del giornalismo. Crediamo che il ruolo dell’informazione a Modena, come altrove, sia stato e continui ad essere fondamentale per la trasparenza delle istituzioni, la partecipazione dei cittadini e la coesione sociale». (anc)