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Cronaca 29 Ott 2011

Ancora un giornalista perquisito in Veneto

L'Ordine e il Sindacato giornalisti del Veneto, con il Gruppo cronisti veneti esprimono preoccupazione per l’ennesima perquisizione a carico di un collega.Ieri mattina, poco prima delle 6.30, cinque carabinieri (due in divisa e tre in borghese) hanno perquisito l'abitazione di Lucio Eicher Clere, corrispondente de "Il Gazzettino" da Costalta di Cadore.

L'Ordine e il Sindacato giornalisti del Veneto, con il Gruppo cronisti veneti esprimono preoccupazione per l’ennesima perquisizione a carico di un collega.
Ieri mattina, poco prima delle 6.30, cinque carabinieri (due in divisa e tre in borghese) hanno perquisito l'abitazione di Lucio Eicher Clere, corrispondente de "Il Gazzettino" da Costalta di Cadore.

La Procura di Venezia ha ipotizzato il reato di diffamazione (art. 595 Cp) dopo la querela presentata dal Presidente delle Regole di Costalta di Cadore, dando mandato ai carabinieri di sequestrare tutti i computer e le chiavette usb in uso al collega quali strumenti necessari per la propria attività, impedendogli di fatto di continuare a lavorare.
Senza entrare nel merito della vicenda, Ordine, Sindacato e Gruppo cronisti si appellano a quanto stabilito dalla Corte di Strasburgo che, più volte, si è pronunciata contro perquisizioni e sequestri ai giornalisti a tutela della libertà e autonomia dell'informazione.
Ordine e Sindacato giornalisti del Veneto e Gruppo cronisti veneti chiederanno alla Procura generale e alla Procura di Venezia un immediato confronto.
Il Direttore del Gazzettino, Roberto Papetti, nel ribadire piena fiducia nell'operato della magistratura, ha espresso "sorpresa e preoccupazione" per quanto accaduto, auspicando "che sul caso si faccia al più presto la necessaria chiarezza".
VENEZIA, 29 ottobre 2011

 

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