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Emittenza locale 07 Nov 2012

Assostampa Subalpina, subito l'avvio di un tavolo nazionale

L’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio Regionale del Piemonte dell’ordine del giorno sull’emittenza radiotelevisiva locale, rappresenta un importante segnale di attenzione da parte delle istituzioni pubbliche verso la crisi di un settore che sta mettendo a repentaglio centinaia di posti di lavoro. Si tratta anche del frutto dell’iniziativa avviata da tempo dall’Associazione Stampa Subalpina e da Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uil Comunicazione per accendere i riflettori su un problema fino a qualche mese fa sostanzialmente ignorato.

L’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio Regionale del Piemonte dell’ordine del giorno sull’emittenza radiotelevisiva locale, rappresenta un importante segnale di attenzione da parte delle istituzioni pubbliche verso la crisi di un settore che sta mettendo a repentaglio centinaia di posti di lavoro. Si tratta anche del frutto dell’iniziativa avviata da tempo dall’Associazione Stampa Subalpina e da Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uil Comunicazione per accendere i riflettori su un problema fino a qualche mese fa sostanzialmente ignorato.

E’ però un primo passo. Nel ringraziare le forze politiche che si sono fatte promotrici dell’iniziativa e tutte quelle che ne hanno condiviso lo spirito, il sindacato dei giornalisti conferma che nei prossimi mesi e nelle prossime settimane continuerà a incalzare la Regione perché si intensifichi la pressione verso il governo nazionale affinché vengano versate le provvidenze dovute alle emittenti per gli anni 2010 e 2011. E inoltre importate che trovi attuazione l’impegno manifestato dalla Giunta a sostenere progetti innovativi da parte delle imprese e a farsi garante presso Finpiemonte sulla solvibilità finanziaria delle imprese.
Si tratta di una battaglia che vede il sindacato al fianco degli editori e che ci auguriamo possa avere tra i suoi benefici effetti anche il ristabilirsi di corrette relazioni sindacali con tutte le associazioni datoriali.
L’Associazione Stampa Subalpina auspica l’avvio rapido di un tavolo nazionale sull’emittenza radiotelevisiva locale, che riunisca sindacati e operatori del settore per trovare soluzioni condivise sia dal punto di vista delle regole del sistema, sia dal punto di vista contrattuale.
Solo un’azione congiunta può portare a modificare un quadro legislativo che, nell’ultimo ventennio, rafforzando il duopolio televisivo, ha schiacciato l’emittenza locale, ricchezza insostituibile per il
pluralismo del nostro paese.

INTERVENTI A FAVORE DELL'EMITTENZA LOCALE
L'ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale del Piemonte

Impegno a riservare al sistema televisivo locale una quota delle risorse destinate alla comunicazione, un sollecito al governo affinché siano ripristinati i contributi alle emittenti: sono questi i contenuti più
significativi dell’ordine del giorno approvato a conclusione della seduta straordinaria, del 6 novembre, dedicata a “La crisi dell’emittenza radio-televisiva locale”, richiesta da diversi consiglieri dei gruppi di opposizione.
Alla discussione hanno partecipato Giampiero Leo (Pdl), Roberto Placido (Pd), Mario Carossa (Lega Nord), Roberto Tentoni (Progett’Azione), Tullio Ponso (Idv), Giovanni Negro (Udc), Eleonora Artesio (Fds) e
Monica Cerutti (Sel). In chiusura ha parlato anche l’assessore regionale alla Tecnologia delle comunicazioni, Massimo Giordano, assicurando l’interesse dell’Esecutivo per le proposte formulate in Aula previo
controllo tecnico dell’applicabilità delle stesse.
Questo è il dispositivo del documento approvato all’unanimità che “impegna la Giunta regionale:
a destinare, in ogni determina della Regione Piemonte e delle società operative ad essa collegate o da questa controllate, a sostegno di iniziative e manifestazioni dedicate al proprio territorio, proprie o realizzate da soggetti terzi con il sostegno regionale, il 15% delle somme stanziate alla attività di comunicazione e promozione da realizzarsi a cura e con l'attività delle televisioni locali, in
attuazione della D.leg 177/2005 e a sensibilizzare le altre amministrazioni locali affinché operino nello stesso modo;
ad attivarsi presso il Governo Nazionale affinché si ripristino al più presto i contributi legge 448/98 e siano erogati nei tempi previsti dalla legge e dai regolamenti attuativi, oltre che rimarcare la
necessità di una nuova legge di sistema per il settore delle tv;
ad attivarsi presso il Governo affinché sia concluso rapidamente l'iter burocratico della effettiva erogazione dei contributi 2011 e delle misure compensative per la dismissione delle frequenze banda 800 ormai
firmate dal Ministro e rimesse solo alla formalizzazione erogativa e affinché sia firmato il bando per il 2012 dei contributi 448/98, che doveva essere emesso entro gennaio 2012ad attivarsi nei confronti di Finpiemonte affinché possa fare da "garante" centrale nei confronti del sistema bancario – attraverso un
accordo con ABI –per rendere automatico un anticipo da parte delle banche a fronte dei contributi che le emittenti devono ricevere, come quelli assegnati dallo Stato ogni anno per ciascuna emittente (L. 448/98)
ad attivarsi nei confronti di Finpiemonte affinché sia stabilito un fondo di sostegno all'editoria locale con garanzie creditizie favorevoli a cui possano accedere e affinché predisponga gli strumenti per assisterle nell'utilizzo dei mini-bond istituiti nell'estate e comunque;
a riservare una tranche dei finanziamenti BEI in corso di stanziamento ed erogazione, che in particolare possono finanziare il circolante necessario per retribuire i lavoratori, professionalità indispensabili
alle necessità di sviluppo dei nuovi prodotti digitali;
a riferire, entro il 31 gennaio 2013;
a riservare all'interno del Piano regionale per lo Sviluppo e la Competitività alcune linee di intervento a favore dell'emittenza locale a favore di progetti che incentivino la sperimentazione tecnologica e
l'innovatività dei contenuti, in particolare per quelli che favoriscano la continuità occupazionale e il consolidamento di "buona" occupazione condividendo i principi della Carta di Firenze sottoscritta dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti e dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana”.

AB

Torino, 6 novembre 2012

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