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Sentenze 21 Apr 2015

Contributi all'editoria, Ciarrapico condannato per truffa da 20 milioni. Assolto il figlio Tullio

Ha truffato il Dipartimento per l'editoria della presidenza del Consiglio dei ministri ottenendo fino al 2010 - senza averne diritto - contributi per circa 20 milioni euro: a queste conclusioni è giunto il giudice del tribunale Roberto Ranazzi che ha condannato Giuseppe Ciarrapico, ex senatore del Pdl nonché ex presidente della AS Roma, a tre anni di reclusione nella veste di 'dominus' e proprietario della 'Nuova Editoriale Oggi' e della 'Editoriale Ciociaria oggi'.

Ha truffato il Dipartimento per l'editoria della presidenza del Consiglio dei ministri ottenendo fino al 2010 - senza averne diritto - contributi per circa 20 milioni euro: a queste conclusioni è giunto il giudice del tribunale Roberto Ranazzi che ha condannato Giuseppe Ciarrapico, ex senatore del Pdl nonché ex presidente della AS Roma, a tre anni di reclusione nella veste di 'dominus' e proprietario della 'Nuova Editoriale Oggi' e della 'Editoriale Ciociaria oggi'.

È stato, invece, assolto il figlio Tullio (difeso dall'avvocato Bruno Assumma), che la procura aveva coinvolto nella vicenda "quale soggetto di riferimento nella gestione e nell'organizzazione dell'attività editoriale nonché titolare di specifiche competenze connesse all'impiego delle risorse finanziarie che derivavano dai contributi pubblici".
Assoluzione anche per le due segretarie del Gruppo, Stefania Mastrantonio e Cristina Tirabassi (assistite da Francesco Caroleo Grimaldi), che rispondevano di favoreggiamento reale per aver aiutato i due Ciarrapico a "eludere le investigazioni" dell'autorità giudiziaria.
Un anno e sette mesi di reclusione, infine, è la pena inflitta a Giovanni De Sanctis, ritenuto dalla procura il legale rappresentante della 'Print Management' e della 'Polaris srl' e accusato, assieme a Giuseppe Ciarrapico, di aver evaso le imposte indicando nelle dichiarazioni annuali del 2004 e del 2006 "elementi passivi fittizi avvalendosi di documenti per operazioni inesistenti". (AGI - Roma, 21 aprile 2015)


EDITORIA: PRESE CONTRIBUTI NON DOVUTI, CONDANNATO CIARRAPICO
Condanna a tre anni di reclusione per Giuseppe Ciarrapico, ex presidente della Roma ed ex senatore Pdl, per aver truffato, secondo l'accusa, la presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento per l'editoria.
In qualità di titolare della 'Nuova Editoriale Oggi' e della 'Editoriale Ciociaria oggi', Ciarrapico, fino al 2010, avrebbe ricevuto, senza averne i requisiti, 20 milioni di euro sotto forma di contributi per l'editoria. 
Assolti Tullio Ciarrapico, figlio di Giuseppe, ritenuto soggetto di riferimento nella gestione e nell'organizzazione dell'attività editoriale, e due segretarie del Gruppo, Cristina Tirabassi e Stefania Mastrantonio. A Giovanni De Sanctis, per la procura legale rappresentante della 'Print Management' e della 'Polaris srl', società del gruppo Ciarrapico, è stata inflitta, infine, la pena di un anno e sette e mesi di reclusione per aver, in concorso con il patron, evaso le imposte indicando nelle dichiarazioni annuali del 2004 e del 2006 elementi passivi fittizi avvalendosi di documenti per operazioni inesistenti. (ANSA - ROMA, 21 aprile 2015)

EDITORIA: SOVVENZIONE A QUOTIDIANI, CONDANNATO PER TRUFFA CIARRAPICO
Condannato per truffa, a tre anni di reclusione, l'ex senatore del Pdl Giuseppe Ciarrapico, che è stato anche presidente della 'A.S. Roma'. Accusato di aver indebitamente ottenuto dal Dipartimento per l'Editoria della presidenza del Consiglio 20 milioni di euro a titolo di sovvenzione, Ciarrapico è stato condannato dal giudice Roberto Ranazzi. La sovvenzione gli era stata concessa in quanto proprietario del 'Nuovo editoriale oggi' e della 'Editoriale Ciociaria Oggi'.
Il giudice invece ha assolto dalla stessa accusa il figlio dell'imprenditore Tullio e ha condannato a un anno e sette mesi di reclusione Giovanni De Sanctis ritenuto dalla Procura legale rappresentante della 'Print Management' e della 'Polaris srl', accusato, insieme con Ciarrapico, di aver evaso imposte nel periodo che va dal 2004 al 2006 avvalendosi di documenti per operazioni inesistenti.
Assolte invece dall'accusa di favoreggiamento due segretarie del gruppo Ciarrapico e cioè Stefania Mastrantonio e Cristina Tirabassi. Per loro l'accusa era quella di aver aiutato Ciarrapico ad "eludere da investigazioni dell'autorità giudiziaria". (AdnKronos - Roma, 21 aprile 2015)

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