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Alessandra Costante, segretaria generale Fnsi
Istituzioni 17 Lug 2025

DL Ilva, Costante: «Operazione Pogliese intervento a gamba tesa su giudici e Costituzione»

Per la segretaria general Fnsi, la norma «ribalta di fatto la giurisprudenza in materia di tutela dei crediti dei lavoratori, cancellando con un colpo di spugna la possibilità di far valere diritti sulla retribuzione, agevolando lo sfruttamento dei lavoratori e l'uso dei cosiddetti contratti pirata, proliferati in Italia negli ultimi anni».

«Un vergognoso colpo di mano l'emendamento presentato dal relatore del dl Ilva, Salvo Pogliese. L'articolo 9 bis, di fatto, ribalta la giurisprudenza della Corte Costituzionale e della Cassazione in materia di tutela dei crediti dei lavoratori, cancellando con un colpo di spugna la possibilità di far valere diritti sulla retribuzione, agevolando lo sfruttamento dei lavoratori e l'uso dei cosiddetti contratti pirata, proliferati in Italia negli ultimi anni». Lo afferma Alessandra Costante, segretaria generale Fnsi, in una nota diffusa giovedì 17 luglio 2025.

La norma, inserita nel disegno di legge di conversione del cosiddetto decreto-legge Ilva, prevede - fra l'altro - che la prescrizione dei crediti di lavoro decorra in costanza di rapporto, introduce una nuova decadenza in materia di recuperi salariali, stabilisce una presunzione di adeguatezza della retribuzione stabilita dalle parti e infine stabilisce che la retribuzione possa essere rideterminata dal giudice solo in caso di 'grave inadeguatezza'.

«Nel Paese in cui, fonte Cnel, si è passati dai 551 contratti collettivi del 2012 ai 1017 del 2024 con l'esplosione di 'contrattucoli' che agevolano i padroni e schiavizzano i dipendenti; nel Paese in cui le retribuzioni contrattuali hanno perso 9 punti rispetto all'inflazione (Inps) tra il 2019 e il 2024, la destra, che evidentemente non è più sociale, cerca attraverso un blitz di scardinare anche i più elementari principi di tutela dei lavoratori che dopo aver perso le tutele dell'articolo 18 per colpa del Jobs Act ora rischiano anche di perdere il diritto a reclamare la giusta retribuzione prevista dall'articolo 36 della Costituzione», incalza Costante.

«L'operazione di Pogliese - conclude la segretaria generale Fnsi - non è un intervento per ricostruire le certezze del diritto del lavoro, ma un intervento a gamba tesa sui giudici del lavoro, sulla Corte di Cassazione, sulla Corte Costituzionale e anche sulla Costituzione senza avere il coraggio di annunciarlo pubblicamente, ma sfruttando come veicolo legislativo il provvedimento sulle crisi industriali».

@fnsisocial

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