Il Copasir è pronto a riaprire il dossier su Paragon. Come anticipato anche da Fanpage lunedì 16 giugno 2025, il Comitato per la sicurezza della Repubblica potrebbe a breve procedere con un supplemento di indagini, a distanza di pochi giorni dall'invio al Parlamento della relazione sullo spionaggio ai danni di attivisti e giornalisti attraverso lo spyware Graphite.
La conferma - arrivata dai ricercatori del Citizen Lab dell'Università di Toronto a relazione già chiusa - che, oltre a quello del direttore Francesco Cancellato, anche gli smartphone del collega di Fanpage Ciro Pellegrino e di almeno un altro «giornalista europeo» rimasto anonimo sono stati infettati con il software di Paragon, potrebbe portare il Copasir ad ulteriori approfondimenti, dopo aver escluso in un primo momento che Cancellato fosse stato spiato dall'intelligence italiana.
Senza considerare che la stessa Paragon, sempre dopo la pubblicazione della relazione, ha dichiarato di aver offerto a governo e a parlamento italiano «un modo per determinare se il suo sistema fosse stato usato contro il giornalista in violazione della legge italiana e dei termini contrattuali» e di aver rescisso i contratti con l'Italia «poiché le autorità italiane hanno scelto di non procedere con questa soluzione».
Accuse smentite e alle quali il Copasir ha replicato di essere anche disponibile a desecretare i contenuti dell'audizione dei rappresentanti dell'azienda.
In attesa delle eventuali nuove indagini di cui il Comitato potrebbe discutere nella riunione di mercoledì 18 giugno pomeriggio, prosegue intanto l'attività della magistratura, cui anche la Federazione nazionale della Stampa italiana si era subito rivolta chiedendo di far luce sull'intricata vicenda. (mf)