Nuovo colpo di scena sul caso Paragon. Come riporta Fanpage, lunedì 9 giugno 2025, l'azienda che produce e vende lo spyware Graphite ha dichiarato di aver rescisso tutti i suoi contratti con il governo italiano dopo il rifiuto di quest'ultimo di collaborare a verifiche e controlli per appurare chi avesse spiato il direttore del giornale online, Francesco Cancellato, e come.
«L'azienda - si legge in una nota ripresa da Fanpage - ha offerto al governo e al parlamento italiano un modo per determinare se il suo sistema fosse stato usato contro il giornalista in violazione della legge italiana e dei termini contrattuali», ma «poiché le autorità italiane hanno scelto di non procedere con questa soluzione, Paragon ha rescisso i suoi contratti in Italia».
«Una situazione inquietante», rileva la Federazione nazionale della Stampa italiana.
«Confidiamo in una indagine estremamente rigorosa e senza sconti per accertare la verità - aggiunge la Fnsi - e torniamo a chiedere alla procura della Repubblica di Roma, alla quale abbiamo presentato esposto-denuncia con il supporto legale dell'avvocato Giulio Vasaturo, di essere ricevuti al più presto, a conferma della nostra fiducia nei confronti della magistratura, che ora è chiamata a fare chiarezza, alla luce di queste gravi rivelazioni, anche sui rapporti fra Paragon e le autorità di governo e sulle reali circostanze che hanno provocato la risoluzione del contratto di utilizzo dello spyware».