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L'appello pubblicato su Repubblica domenica 25 maggio 2025
Appelli 28 Mag 2025

'Contro la congiura del silenzio', ai vertici di Fnsi e Ordine le firme dei duecento giornalisti dell'appello

La Federazione «è stata presente da subito per denunciare il blocco all'informazione imposto da Israele che non permette l'accesso dei cronisti a Gaza con due lettere all'ambasciatore israeliano», ha ricordato la segretaria generale Alessandra Costante alla delegazione del 'Movimento per la Pace e la Giustizia in Medio Oriente' ricevuta mercoledì 28 maggio 2025.

«La Federazione della Stampa Italiana è stata presente da subito per denunciare il blocco all'informazione imposto da Israele che non permette l'accesso dei giornalisti a Gaza con due lettere all'ambasciatore israeliano (la seconda senza risposta) ed è in campo per la pace e la protezione dei colleghi palestinesi». Lo ha detto la segretaria generale della Fnsi, Alessandra Costante, alla delegazione del 'Movimento per la Pace e la Giustizia in Medio Oriente' che mercoledì 28 maggio 2025 ha consegnato ai vertici della Federazione le duecento firme di giornaliste e giornalisti all'appello 'Contro la congiura del silenzio', pubblicato su una pagina a pagamento di Repubblica, domenica 25 maggio.

«Con una lettera abbiamo protestato perché i giornalisti non possono essere bersagli di guerra, con la seconda abbiamo anche inviato al governo israeliano la petizione fatta dal sindacato dei giornalisti, e sottoscritta dai direttori delle maggiori testate giornalistiche italiane, per chiedere l'accesso dei giornalisti a Gaza e il ritorno al principio democratico della libertà di informazione. C'è un'assoluta unità di intenti tra tutti gli organismi della categoria, sindacali e istituzionali, dei giornalisti italiani», ha ricordato la segretaria Costante.

«L'appello - ha detto il presidente Fnsi Vittorio di Trapani - è prezioso. Aiuta anche a sensibilizzare le redazioni e costruire una mobilitazione che coinvolga i Comitati di redazione con l'uso di tutti gli strumenti che mette a disposizione il contratto: il ritiro della firma e la pubblicazione di comunicati sono opportunità per affermare la qualità e la dignità della nostra idea di giornalismo. E dobbiamo pensare ad alleanze che elevano questa mobilitazione a livello europeo, a partire dalla Federazione europea dei giornalisti».

Dalla Federazione, oltre all'apprezzamento dell'iniziativa, l'impegno ad allargare la mobilitazione coinvolgendo i Cdr e a portare queste istanze al Congresso della Federazione europea dei giornalisti che si svolgerà a Budapest il 2 e 3 giugno.

Analogamente, il presidente dell'Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli, che con la segretaria Paola Spadari ha ricevuto la delegazione formata da Gianni Giovannetti, Alessandra Mancuso e Vanna Palumbo, ha ribadito la necessità di procedere in modo compatto, insieme alla Fnsi, per aiutare e proteggere i colleghi palestinesi, per restituire agibilità all'informazione a Gaza e per offrire ai cittadini un'informazione che risponda alla grande sensibilizzazione che cresce giorno dopo giorno nell'opinione pubblica.

«È tra i compiti dell'Ordine vigilare sul rispetto della completezza e della libertà dell'informazione e di essere attenti a quanto avviene nelle redazioni», ha affermato Bartoli, impegnandosi a prossime iniziative.

Tutti gli interlocutori hanno anche sottolineato la necessità di costruire il fronte più largo possibile e unire le forze per fare immediatamente cessare la strage dei giornalisti di Gaza e portare soccorso alla popolazione stremata dopo tre mesi di blocco degli aiuti.

@fnsisocial

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