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Internazionale 26 Mag 2006

Falsa la notizia su fasce colorate per ebrei in Iran, giornale si scusa

E’ durata sei giorni e si è conclusa con le scuse del giornale che l’aveva innescata, la polemica sul presunto obbligo degli appartenenti alle minoranze religiose iraniane di indossare in pubblico delle fasce di identificazione (di colore giallo per gli ebrei, rosso per i cristiani e blu per gli zoroastriani) per distinguersi dai non musulmani.

E’ durata sei giorni e si è conclusa con le scuse del giornale che l’aveva innescata, la polemica sul presunto obbligo degli appartenenti alle minoranze religiose iraniane di indossare in pubblico delle fasce di identificazione (di colore giallo per gli ebrei, rosso per i cristiani e blu per gli zoroastriani) per distinguersi dai non musulmani.

Il giovane quotidiano nazionale canadese “National Post” che aveva diffuso la notizia, ripresa con grande clamore in tutto il mondo, ne ha ammesso l’infondatezza. In realtà il National Post aveva dato una lettura errata di un disegno di legge teso a promuovere "un modo di vestire iraniano e islamico per le donne". Nulla a che fare, dunque, con le pratiche che il mondo conobbe durante gli anni del nazismo. Il governo iraniano aveva convocato mercoledì scorso l’ambasciatore canadese per esprimergli ufficialmente tutto il suo disappunto. Ora sono giunte le scuse ufficiali del National Post e la completa smentita della falsa notizia. (Astro9colonne)

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