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I giornalisti di Repubblica: «Vigileremo sull'autonomia e l'indipendenza del giornale»
Cdr 19 Mag 2020

I giornalisti di Repubblica: «Vigileremo sull'autonomia e l'indipendenza del giornale»

Riuniti in assemblea dopo il no del direttore a pubblicare un comunicato sul caso Fca-Sace, i redattori ribadiscono la linea dettata dal fondatore Eugenio Scalfari ed evidenziano: «Massima cautela e un surplus di attenzione quando si trattano argomenti che incrociano gli interessi economici dell'azionista».

I giornalisti di Repubblica, riuniti in assemblea a seguito dei servizi pubblicati sul caso Fca, «ritengono che occorra la massima cautela e un surplus di attenzione quando si trattano argomenti che incrociano gli interessi economici dell'azionista. Il patto che il nostro giornale ha stretto 44 anni fa con i suoi lettori – si legge nel comunicato dell'assemblea – è quello dichiarato dal fondatore Eugenio Scalfari nel suo primo editoriale del 1976: "Repubblica è un giornale indipendente ma non neutrale". Che significa libero da qualsiasi influenza che non sia garantire una informazione di qualità, autonomo nella lettura di ciò che accade in Italia e nel mondo, con una precisa collocazione politica. Valori in cui la Redazione si riconosce ancora oggi e che continuerà a difendere da qualsivoglia ingerenza, interna ed esterna».

L'assemblea, aggiungono i giornalisti, «respinge infine gli attacchi, spesso interessati, che tentano di attribuire al giornale, in questa nuova fase, manovre politiche di parte, legate agli interessi dell'editore, e respinge il tentativo di accreditare uno snaturamento dell'identità democratica e progressista della testata.
Per queste ragioni l'assemblea dei giornalisti si impegna a vigilare sull'autonomia e l'indipendenza di Repubblica».

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