I “guai” della Giustizia di secondo grado. Bilancio e previsioni per la Corte d’Appello di Roma. Conferenza stampa oggi alle 12 in Fnsi

I “guai” della Giustizia di secondo grado. Bilancio e previsioni per la Corte d’Appello di Roma. Conferenza stampa oggi alle 12 in Fnsi

Giovedì 4 marzo 2004 alle ore 12, alla Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Corso Vittorio Emanuele, 349 nella Sala Walter Tobagi Conferenza stampa del Presidente della Corte d’Appello di Roma Giovanni Francesco Lo Turco Le recenti riforme del settore giudiziario hanno alleviato le condizioni in cui si trova la giustizia di primo grado e ciò è stato rimarcato nelle relazioni dei Procuratori Generali. Ma nel dibattito che si è aperto non è stato posto sufficientemente in luce un elemento di segno nettamente contrario che si registra nel procedimento di appello: il saldo tra flusso delle sopravvenienze e procedimenti esauriti è fortemente negativo e si sta ulteriormente aggravando. Attualmente i processi pendenti sono 26.088, un numero incredibilmente elevato che è destinato, per altro, a crescere. L’organico dei magistrati non è aumentato, anche se la produttività, cioè il numero di procedimenti esauriti, risulta fortemente incrementata. Per avere un’idea della difficile situazione in cui versa la Corte d’Appello di Roma è sufficiente ricordare un dato: dalla fine del 2000 alla fine del 2003 il numero di procedimenti è aumentato in una percentuale prossima al 100 per cento, passando da 6.825 nel 2000 a 12.125 nel 2003. Tra le situazioni più critiche, vi è certamente quella della Sezione Lavoro della Corte: anche in questo caso i dati sono quanto mai espliciti: alla fine del 2003 la Sezione Lavoro aveva accumulato più di 26 mila procedimenti pendenti, con un afflusso durante l’ultimo anno di oltre 11 mila nuovi procedimenti. Fino a pochi mesi fa disponeva soltanto di 9 magistrati, recentemente è stata potenziata, ma in modo del tutto insufficiente.