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Ordine 27 Lug 2011

Iacopino: “Troppi editori sfruttano i giornalisti” Malinconico: “Inaccettabili generalizzazioni”

''La Fieg rivendica l'assoluta libertà di troppi editori di continuare a sfruttare i giornalisti'': a sottolinearlo è l'Ordine dei giornalisti dopo la conclusione delle audizioni in commissione Cultura alla Camera sulla proposta di legge che punta a stabilire un equo compenso per il lavoro giornalistico.''Nell'ultima riunione - ricorda l'Ordine in una nota – sono state ascoltate le delegazioni della Fnsi (Franco Siddi, Roberto Natale, Giancarlo Tartaglia) e dell'Ordine (Enzo Iacopino, Giancarlo Ghirra, Fabrizio Morviducci, Ennio Bartolotta).

''La Fieg rivendica l'assoluta libertà di troppi editori di continuare a sfruttare i giornalisti'': a sottolinearlo è l'Ordine dei giornalisti dopo la conclusione delle audizioni in commissione Cultura alla Camera sulla proposta di legge che punta a stabilire un equo compenso per il lavoro giornalistico.
''Nell'ultima riunione - ricorda l'Ordine in una nota – sono state ascoltate le delegazioni della Fnsi (Franco Siddi, Roberto Natale, Giancarlo Tartaglia) e dell'Ordine (Enzo Iacopino, Giancarlo Ghirra, Fabrizio Morviducci, Ennio Bartolotta).

Fnsi e Odg hanno depositato delle memorie. L'Ordine - si legge ancora - ha contestato le affermazioni della Fieg che ravvisa nella proposta di legge dei profili di incostituzionalità ed ha evidenziato il tentativo della stessa Fieg di far credere al Parlamento che esiste una concreta possibilità, con una commissione Fieg Fnsi di trovare una soluzione. Solo che dalla documentazione depositata dalla stessa Fieg emerge che in quel contesto 'non vi è alcun riferimento alla determinazione di eventuali minimi di compenso con conseguente conferma di quanto già regolamentato'. Cioè la Fieg rivendica l'assoluta libertà di troppi editori di continuare a sfruttare i giornalisti''.
''La commissione Cultura, dopo le conclusione del relatore Enzo Carra, chiederà di esaminare la proposta in sede legislativa. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, dopo il suicidio di Pierpaolo Faggiano, ascoltati i capi dei gruppi parlamentari - conclude la nota dell'Ordine - aveva già acquisito tale disponibilità''. (ANSA)

GIORNALISTI: FIEG, DALL'ORDINE SOLO INFRUTTUOSE PROVOCAZIONI

''È scandaloso e inquietante che il presidente dell'Ordine dei giornalisti Iacopino, con un'inaccettabile generalizzazione, attacchi l'intera categoria degli editori. La Fieg non farà passare questa provocazione, la cui utilità lasciamo valutare alla commissione Cultura della Camera dei Deputati''. È la replica della Federazione italiana degli editori alle critiche dell'Ordine sul provvedimento sull'equo compenso.
''Certo non è sollevare pretestuose polemiche la finalità per la quale l'Ordine, che è ente pubblico, riscuote e gestisce i contributi degli iscritti. È ora che si faccia luce - conclude la Fieg in una nota sul ruolo e sulla gestione dell'Ordine''. (ANSA)

GIORNALISTI: IACOPINO A FIEG, MAI FATTO GENERALIZZAZIONI

''I miei interventi, tutti, sono pubblicati su questo sito, sono negli archivi delle agenzie e
nelle registrazioni radiotelevisive. Ho sempre invitato a non fare generalizzazioni, l'esatto contrario di ciò che la Fieg afferma. Registro ancora una volta il silenzio della Federazione degli editori che non trova neanche in questo momento il tempo per prendere le distanze da quanti tra i suoi associati si comportano in maniera indecente''. E' la replica del presidente dell'Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino, alle osservazioni della Federazione degli editori.
''Quanto alla esigenza di far luce sul 'ruolo e sulla gestione dell'Ordine', le nostre porte sono aperte agli esponenti della Fieg, senza neanche chiedere reciprocità per capire le ragioni dell'intollerabile reticenza – conclude Iacopino - sul vergognoso trattamento che troppi editori riservano ai giornalisti. A questo penserà il Parlamento''. (ANSA)

FNSI: NON SPETTA A FIEG SINDACARE LA GESTIONE DELL’ORDINE

“Nessuno può mettere in discussione il ruolo e la funzione dell’Ordine ei Giornalisti nella cura di una professione ad alto contenuto etico, chiamata ad assicurare il diritto all’informazione dei cittadini. Neanche gli editori e quindi neanche la Fieg che pure rappresenta la componente primaria dell’industria dell’informazione.
Con gli editori e con la Fieg la Fnsi ritiene di dover tenere in primo piano le relazioni che competono alle  parti sociali nel confronto e nella regolazione delle questioni dell’organizzazione editoriale, del lavoro e della sua dignità. 
Gli ordini e l’Ordine die giornalisti, fra questi, sono organismi voluti dalla legge a tutela delle autonomie e dei principi etici della professione posti a garanzia del cittadino.
Polemiche e scontri di natura diversa, come quelli che hanno visto in queste ore protagonista la Fieg su posizioni espresse dall’Ordine dei giornalisti,  fanno parte di un’altra trama. Quanto alle gestioni dell’Ordine, che per legge appartengono all’autonomia dei giornalisti eletti, il controllo non spetta agli editori, ma sono disciplinate anche queste dalla legge”.

@fnsisocial

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