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Cdr 08 Giu 2007

Il Cdr del "Giornale": "La redazione continua lo stato di agitazione con il ritiro delle firme"

La redazione del Giornale ha deciso di ritirare le firme dall'edizione oggi in edicola per protestare contro la decisione dell'Editore di allegare ogni venerdì il settimanale Il Giornale della libertà, organo ufficiale di un movimento politico.

La redazione del Giornale ha deciso di ritirare le firme dall'edizione oggi in edicola per protestare contro la decisione dell'Editore di allegare ogni venerdì il settimanale Il Giornale della libertà, organo ufficiale di un movimento politico.

Questa iniziativa danneggia l'immagine della storica testata, riducendola a rappresentare formalmente una corrente partitica invece che la grande area di opinione a cui si rivolge abitualmente, e lede l'autonomia di tutti i giornalisti che vi lavorano. Dall'azienda non sono giunti finora segnali che indichino una disponibilità a riconsiderare l'opportunità di continuare l'iniziativa editoriale, che oltretutto non porta alcun giovamento né sotto il profilo pubblicitario né sotto quello economico. La redazione del Giornale, quindi, ha deciso di proseguire lo stato di agitazione e di valutare tutte le iniziative di protesta per far sentire con chiarezza la propria voce. La sensibilità della redazione sul tema è stata trasmessa, in ripetuti incontri, dal cdr anche al direttore che si è impegnato, come già sottolineato in un precedente comunicato, a far riconsiderare all'editore la scelta fatta. A questo punto, la redazione del Giornale si aspetta un passo deciso nella direzione auspicata. La redazione ritiene in ogni caso che questa vicenda sia l'occasione per approfondire la riflessione sui criteri guida del lavoro giornalistico e per accrescere quel patrimonio di professionalità e autorevolezza maturato in anni difficili ed entusiasmanti di lavoro e di confronto quotidiano con i lettori. In tal senso, la redazione valuta anche con attenzione il momento particolarmente complesso che il Giornale sta vivendo: proprio in questi giorni l'azienda e il direttore hanno completato lo schema di un delicato piano di ristrutturazione che prevede fra l'altro il ricorso agli ammortizzatori sociali. L'obiettivo di tutti è il miglioramento della qualità del prodotto giornalistico e il caso Giornale della libertà, in questo frangente, non può in alcun modo essere sottovalutato. A tal proposito proprio ieri alcuni organi di stampa hanno rivelato che Michela Brambilla, fondatrice del settimanale allegato al Giornale, ha depositato il 26 aprile scorso il simbolo del suo partito. comitato di redazione del «Giornale»

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