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Appuntamenti 02 Gen 2007

Il premio "Giuseppe Fava" a Fabrizio Gatti dell'Espresso, sarà consegnato a Catania il 5 gennaio

Siracusa - Il premio nazionale di giornalismo intitolato a Giuseppe Fava, ucciso dalla mafia a Catania il 5 gennaio dell'84, è stato assegnato al giornalista dell'Espresso Fabrizio Gatti per l'inchiesta sul caporalato in Puglia.

Siracusa - Il premio nazionale di giornalismo intitolato a Giuseppe Fava, ucciso dalla mafia a Catania il 5 gennaio dell'84, è stato assegnato al giornalista dell'Espresso Fabrizio Gatti per l'inchiesta sul caporalato in Puglia.

L'annuncio è stato fatto oggi in una conferenza stampa tenuta a Siracusa dalla vice presidente della Fondazione "Giuseppe Fava", Maria Teresa Ciancio, e dal coordinatore di Agire Solidale, Francesco Ortisi, l'associazione che ha collaborato nell'organizzazione del premio. Il riconoscimento sarà consegnato a Catania il 5 gennaio, ma il premio quest'anno avrà un prologo con un dibattito che si terrà il giorno prima a Palazzolo, la cittadina in provincia di Siracusa in cui è nato Fava. Al cinema King di Palazzolo, giovedì prossimo i giornalisti Gatti, Michele Gambino e Claudio Fava (che è anche europarlamentare dei Ds) discuteranno del giornalismo di inchiesta; venerdì, in occasione della consegna del premio al centro culturale "Zo" di Catania, l'inviato della stampa Francesco La Licata intervisterà sui temi della lotta alla mafia gli stessi Fava, Gambino, Gatti e Marco Travaglio. Per Maria Teresa Ciancio, l'edizione di quest'anno del premio rappresenta una svolta. Il riconoscimento, infatti, prima veniva assegnato solo a giornalisti che si occupano di mafia, mentre adesso si è scelto di estenderlo al giornalismo di inchiesta in generale. Per Ciancio è l'occasione per aprire una riflessione sui limiti che incontra la pubblicistica d'inchiesta in Italia, definita "una carenza del nostro giornalismo". Puntare l'attenzione sul caporalato, inoltre, vuol dire occuparsi "di una delle manifestazioni del nuovo potere economico mafioso, che si accompagna all'inabissamento della stessa mafia". Nel corso del dibattito a Palazzolo, sarà proiettato un vecchio documentario sul caporalato girato dal giornalista Giuseppe Marrazzo per la Rai. Infine, il 6 gennaio, a Catania, i rappresentanti delle associazioni che si occupano di mafia di riuniranno per parlare dei beni sequestrati e confiscati alle organizzazioni criminali. Maria Teresa Ciancio ha ringraziato il Comune di Palazzolo, unico ente locale che ha sostenuto la manifestazione, rappresentato in conferenza stampa dal vice sindaco Carlo Scibetta. (AGI)

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