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La prima pagina del Secolo XIX del 14 marzo 2024
Cdr 14 Mar 2024

Il Secolo XIX, il Cdr: «Gedi faccia chiarezza riguardo alle voci sulla vendita del giornale»

I rappresentanti sindacali: «Chiediamo rispetto per i lavoratori di questo quotidiano che fornisce a tutto il gruppo contenuti e contributi di qualità ed è la voce di Genova e della Liguria da oltre 130 anni». Il sindacato al fianco dei colleghi.

«Ancora una volta circolano indiscrezioni di stampa e voci che riguardano la possibile vendita del Secolo XIX. Alla luce delle ripetute ricostruzioni giornalistiche, chiediamo all’azienda che sia fatta, con urgenza, pubblicamente chiarezza sui progetti che riguardano il presente e il futuro del nostro giornale». Così il Cdr del Secolo XIX, in un comunicato pubblicato giovedì 14 marzo 2024 anche sul sito web del quotidiano.

«L’editore – prosegue la nota - ha sempre liquidato, anche recentemente, come “voci destituite di ogni fondamento” i ventilati progetti di vendita ma non possiamo dimenticare le già avvenute cessioni di testate e di rami di azienda per i quali il gruppo Gedi ha sempre smentito ogni trattativa di cessione. A tutto questo si aggiunge l’assenza di un piano industriale che manca ormai da anni. Per i giornalisti del Secolo XIX, per i quali il quotidiano - sia in forma cartacea che digitale - continua ad essere un’opera dell’ingegno collettivo, tutto questo è inaccettabile. Chiediamo rispetto per i lavoratori di questo quotidiano che fornisce a tutto il gruppo contenuti e contributi di qualità ed è la voce di Genova e della Liguria da oltre 130 anni. Ma anche per un territorio che ha subito eventi drammatici e crisi occupazionali e non vuole vedere affievolire la luce del suo giornale».

Il comunicato si chiude ribadendo che «la redazione del Secolo XIX, che da oltre dieci anni deve fare i conti con pesanti decurtazioni dello stipendio dovuti a continui contratti di solidarietà e cassa integrazione, non accetterà colpi all'autonomia e alla qualità del giornale che con sacrifici, negli anni, giornalisti e poligrafici hanno difeso con forza sino ad oggi».

Ai colleghi va il pieno sostegno della Fnsi, dell'Associazione Ligure giornalisti e dell'Ordine dei giornalisti della Liguria.

@fnsisocial

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