«L'Associazione Stampa Toscana, d'intesa con il Cdr e il sostegno della Federazione Nazionale della Stampa, è in campo, concretamente, attraverso il proprio legale, a tutela dei diritti e del posto di lavoro del corpo redazionale de "Il Tirreno". E per il ripristino degli accordi gravemente violati». Lo si legge in un comunicato diffuso dal sindacato regionale venerdì 1° agosto 2025.
L’Ast prosegue: «Intanto il sindacato dei giornalisti ringrazia tutte le associazioni di Viareggio per l'accoglienza riservata ai colleghi de "Il Tirreno" ai quali, di fatto, l'Azienda ha tolto il luogo di lavoro, costringendoli a fare riunioni itineranti per la fattura delle pagine di cronaca. I redattori sono stati ospitati anche nella "Chiesina dei Pescatori" sul Porto, grazie all’Ufficio pastorale sociale della diocesi di Lucca. Durante l’incontro, che si è svolto alla presenza del parroco don Luigi Sonnenfeld, l’Ufficio pastorale sociale lucchese ha sottolineato, nonostante le pagine versiliesi continuino ad uscire, come «la chiusura della redazione di Viareggio de Il Tirreno impoverisca la città e il territorio di una voce più salda, implichi una minore produzione culturale e riduca il contatto del giornale con la cittadinanza». Luca Pighini direttore dell’Ufficio, don Andrea Ramacciotti vicedirettore dell'Ufficio per la Versilia e Marco Carmazzi responsabile ambito lavoro, hanno in particolare sostenuto che «la professione giornalistica e la presenza di una redazione a livello locale sono un valore aggiunto, per il bene comune e la salute della democrazia, che non possiamo dilapidare». Infine – conclude l’Assostampa -, hanno ribadito l’auspicio, già espresso nelle scorse settimane dall’arcivescovo di Lucca Paolo Giulietti che l’editore de Il Tirreno riveda la scelta effettuata». (anc)