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Fnsi 01 Feb 2004

Inpgi, replica delle Associazioni regionali di Stampa "per un sindacato di servizio" alla Lombarda: "Facciamo volentieri a meno della previdenza di Rito Ambrosiano"

Inpgi, replica delle Associazioni regionali di Stampa "per un sindacato di servizio" alla Lombarda: "Facciamo volentieri a meno della previdenza di Rito Ambrosiano"

Inpgi, replica delle Associazioni regionali di Stampa "per un sindacato di servizio" alla Lombarda: "Facciamo volentieri a meno della previdenza di Rito Ambrosiano"

INPGI, “SI CAMBIA”: E’ NATA LA PREVIDENZA DI RITO …AMBROSIANO Prima delibera: la “carità” pelosa di Andriolo-Watson Se fosse un caso alla Sherlock Holmes la battuta “Elementare, Watson”, potrebbe essere adattata in “Elementare: Andriolo”. Il presidente della Associazione stampa della Lombardia, da anni dirigente Inpgi prima scopre la strada del “cambiamento” con altri esponenti dell’opposizione, come se in passato ci fosse stato un suo sosia seduto sulla sua poltrona dell’Inpgi. Per poi rivelare la strategia vera del suo (e dell’opposizione) “Inpgi si cambia”: rompere il patto federale della Fnsi, l’autonomia delle Associazioni regionali di stampa, concentrare tutta la rappresentatività sindacale giornalisitica nell’ombelico del mondo di Milano, Roma e, bontà loro, anche napoletana. Il tutto condito con il “capolavoro” della bocciatura (votata anche da Andriolo) dei contributi alle Associazione regionali per le attività Inpgi a favore dei colleghi. A seguire arriva la carità pelosa: “ci siamo noi di Milano - fa sapere Andriolo - che siamo in grado di assistere i colleghi del resto del mondo”. Il progetto è chiaro: iniziamo a tagliare i contributi Inpgi per il lavoro nelle regioni e mettiamo le basi per smantellare la logica democratica della rappresentatività delle regioni partendo dall’Inpgi. La posizione delle Associazioni regionali, che per protesta hanno sospeso l’attività Inpgi a fronte del blocco dei contributi, rimane e e dice no “ al rito ambrosiano” e alla strumentalità della posizione assunta dal presidente della Lombarda, coautore dell’inaccettabile decisione del CdA uscente dell’Inpgi. Ai colleghi in difficoltà, di tutte le regioni, le Associazioni continueranno a non fare mancare il loro aiuto e contributo. Ai colleghi lombardi che si riconoscono nella posizione assunta dal loro presidente ricordiamo che noi siamo coerentemente legati al patto federale con l’Fnsi e alla base della rappresentatività di tutti in tutte le istituzioni della categoria. Facciamo volentieri a meno della “discesa in campo” del presidente della Lombarda: se il suo concetto, finalmente rivelato, di sindacato e di pari dignità delle associazioni regionali di stampa, è quello visto all’Inpgi sotto la bandiera del “cambiamento”, resti pure nell’empireo della sua superiorità dove potrà, con chi lo condivide, continuare a celebrare nel miglior modo le funzioni del Rito Ambrosiano sindacale e previdenziale. Marcello Zinola, coordinatore Associazioni regionali della Stampa per un sindacato di servizio

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