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Giornalisti 23 Lug 2015

“Giornalisti amici di padre Dall'Oglio”, la nuova associazione prende vita con la presentazione in Fnsi

La Fnsi ha ospitato questa mattina la presentazione dell’Associazione “Giornalisti amici di padre Dall’Oglio”, il missionario gesuita rapito in Siria quasi due anni fa. “Un modo per tenere viva l’attenzione dei media sulla vicenda di padre Paolo – hanno detto gli organizzatori – con l’obiettivo di illuminare tutte le periferie del mondo”.

La Fnsi ha ospitato questa mattina la presentazione dell’Associazione “Giornalisti amici di padre Dall’Oglio”, il missionario gesuita rapito in Siria quasi due anni fa. “Un modo per tenere viva l’attenzione dei media sulla vicenda di padre Paolo – hanno detto gli organizzatori – con l’obiettivo di illuminare tutte le periferie del mondo”.

È stata presentata questa mattina nella sede della Federazione nazionale della stampa l’associazione “Giornalisti amici di padre Dall’Oglio”, una iniziativa che – a quasi due anni dal rapimento in Siria del missionario gesuita – vuole puntare e tenere accesi i riflettori dei media sulle sorti di padre Paolo, sulla situazione difficile che vive oggi il Paese mediorientale, attraversato da guerre e conflitti dei quali si parla sempre meno sui mezzi di comunicazione mainstream, e sulle vicende dei tanti, troppi rapiti in zone di guerra.
Oltre al segretario della Fnsi, Raffaele Lorusso, sono intervenuti Riccardo Cristiano, promotore dell’iniziativa e tra i fondatori dell’associazione, Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo21, Vittorio Di Trapani, segretario dell’Usigrai, padre Giovanni Lamanna, Rettore dell'Istituto M. Massimo di Roma e membro della Commissione asilo politico di Roma, padre Luciano Larivera, scrittore de 'La Civiltà Cattolica', Amedeo Ricucci, inviato di guerra della Rai, Michele Zanzucchi, direttore di ‘Cittanuova.it’.
All’incontro erano presenti, oltre a giornalisti e curiosi, anche i familiari di padre Dall’Oglio, la redazione di ‘Popoli’, il mensile internazionale dei gesuiti italiani con cui il missionario collaborava, il presidente di Casagit, Daniele Cerrato, i rappresentati di alcune associazioni culturali attive sui temi dei diritti civili e dell’informazione.
“Il senso di questa associazione si può racchiudere in un messaggio – ha detto Cristiano – rivolto non a chi ha rapito padre Paolo, ma a noi che siamo qui e a tutti i colleghi giornalisti: si può sequestrare un uomo, ma non la sua testimonianza di fede, di impegno spirituale, culturale e politico”.
“È importante che l’informazione si sforzi di illuminare le periferie del mondo e dare voce e luce a quanti non ne hanno pur combattendo ogni giorno e in ogni dove importanti battaglie”, è stato il commento del segretario Lorusso, che nel suo saluto ha voluto anche ricordare il presidente della Fnsi Santo Della Volpe.
“Ed è importante che ad ospitare questa iniziativa sia la Federazione della Stampa, che è la casa dei giornalisti italiani”, ha poi detto Lorusso, che ha concluso: “Speriamo di poter presto riabbracciare padre Paolo”.

@fnsisocial

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