CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Associazioni 02 Ago 2005

L’Unci esprime sconcerto per il licenziamento del collega Guido Alferj da Il Messaggero

La Presidenza dell'Unci - Unione nazionale cronisti italiani – esprime sconcerto per il licenziamento da parte de Il Messaggero di uno dei suoi giornalisti di punta, Guido Alferj, Inviato di esteri, da più di trent'anni in forza al quotidiano romano e da vent'anni impegnato sui principali fronti di guerra, dalla Somalia all'Iran, dal Mozambico al Medio Oriente, dai Balcani all'Iraq.

La Presidenza dell'Unci - Unione nazionale cronisti italiani – esprime sconcerto per il licenziamento da parte de Il Messaggero di uno dei suoi giornalisti di punta, Guido Alferj, Inviato di esteri, da più di trent'anni in forza al quotidiano romano e da vent'anni impegnato sui principali fronti di guerra, dalla Somalia all'Iran, dal Mozambico al Medio Oriente, dai Balcani all'Iraq.

La Presidenza dell'Unci - Unione nazionale cronisti italiani – esprime sconcerto per il licenziamento da parte de Il Messaggero di uno dei suoi giornalisti di punta, Guido Alferj, Inviato di esteri, da più di trent'anni in forza al quotidiano romano e da vent'anni impegnato sui principali fronti di guerra, dalla Somalia all'Iran, dal Mozambico al Medio Oriente, dai Balcani all'Iraq. L'azienda ha applicato nei suoi confronti l'art. 33 del CNLG (risoluzione del rapporto di lavoro per limiti di età) interpretandolo in modo unilaterale, senza tener conto della volontà del collega di non abbandonare l'attività giornalistica prima del 65° anno di età e senza neppure verificare il raggiungimento, da parte sua, dei requisiti necessari per accedere alla pensione. In realtà il provvedimento - che sarà applicato entro agosto anche ad un altro cronista, responsabile di una delle più importanti redazioni decentrate del giornale - tende a colpire la categoria degli Inviati e, più in generale quei giornalisti di scrittura che hanno contribuito alle fortune del quotidiano romano nell'ultimo mezzo secolo. In un anno, infatti, al Messaggero l'utilizzazione degli inviati è scesa di oltre il 70 per cento e, specialmente per i recenti grandi fatti di politica internazionale, il giornale ha brillato per la sua assenza, affidandosi - unico fra i grandi quotidiani italiani - alle corrispondenze di collaboratori esterni . Nel manifestare a Guido Alferj (che in passato è stato anche Presidente dei cronisti abruzzesi, membro di giunta dell'Unci e consigliere nazionale della Fnsi) la sua piena solidarietà ed augurandosi un ripensamento da parte dell'Azienda, l'Unione cronisti non può non rilevare in questa vicenda l'assoluto silenzio del direttore del Messaggero Paolo Gambescia: con un simile comportamento rischia di apparire allineato sulle posizioni aziendali e disinteressato al progressivo impoverimento della sua redazione.

@fnsisocial

Articoli correlati