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Cpo-Fnsi 09 Mar 2006

Milano, da un 8 marzo all'altro: quando le giornaliste non potevano parlare di politica

(IfgOnline - Milano 8 marzo) - di Mariadele De Francisci -. Quote rosa anche nell'editoria? Forse. Dopo la fine poco edificante del provvedimento sulle quote riservate alle donne in Parlamento, la commissione Pari opportunità della Federazione nazionale della stampa italiana rilancia la questione della disparità nella professione giornalistica. Sono dati allarmanti quelli presentati oggi da Marina Cosi, presidente della commissione, in occasione dell'incontro organizzato dalle giornaliste lombarde 'Rosa Quote e le altre'.

(IfgOnline - Milano 8 marzo) - di Mariadele De Francisci -. Quote rosa anche nell'editoria? Forse. Dopo la fine poco edificante del provvedimento sulle quote riservate alle donne in Parlamento, la commissione Pari opportunità della Federazione nazionale della stampa italiana rilancia la questione della disparità nella professione giornalistica. Sono dati allarmanti quelli presentati oggi da Marina Cosi, presidente della commissione, in occasione dell'incontro organizzato dalle giornaliste lombarde 'Rosa Quote e le altre'.

Guardando all'apice della carriera, sono solo l'1,96% i direttori donna nei quotidiani; il 13,33% nelle agenzie di stampa; il 37,40% nei periodici; l'8,93% alla Rai e nelle emittenti radio-tv private; il 15,38% negli uffici stampa degli enti pubblici. Va meglio nei periodici: 37,40% i direttori donna contro il 62,60% degli uomini. "Abbiamo rifiutato per anni la logica delle quote - dice Marina Cosi - convinte che il merito dovesse essere l'unico valore vincente. Oggi sappiamo che sbagliavamo". Durante l'incontro, cominciato con la proiezione di un breve documentario sulle donne extracomunitarie milanesi, si sono susseguite le testimonianze e le provocazioni lanciate dalle donne, giornaliste e scrittrici, presenti al Circolo della Stampa. "Sono qui a rappresentare l'archeologia - afferma Vera Squarcialupi, classe 1928, ex giornalista Rai e senatrice dei Ds -. Quando cominciai in Rai nel 1954 mi affidarono esclusivamente temi frivoli sostenendo che la voce femminile non era credibile per trattare temi come la politica. Arrivarono persino a doppiarmi". "Per questo 8 marzo c'è poco da festeggiare - sottolinea la scrittrice Carmen Covito - uno dei problemi fondamentali da affrontare è l'impoverimento del Paese, che colpisce in particolare le donne, vittime troppo spesso del precariato". "Ero sfavorevole al tema delle quote rosa - aggiunge Covito - ma adesso più realisticamente penso che ci debbano essere, sia in politica, sia in economia. Siamo qui anche per essere utopiche". A sostenere le richieste delle donne è poi apparsa Rosa Quote, il personaggio interpretato dall'attrice Cinzia Leone che, in un filmato, ha rilanciato con l'ironia il suo discorso sul riequilibrio della rappresentanza fra uomini e donne in tutti i luoghi del lavoro. "Questa faccenda - incalza Cinzia Leone - non è uno scontro tra uomini e donne, ma uno scontro col potere".

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