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Matteo Naccari, presidente Aser
Associazioni 01 Giu 2022

Modena, l'Unione delle terre d'Argine multa dipendente giornalista. Aser: «Al fianco del collega»

Richiamo scritto e sanzione pecuniaria al pubblicista che lavora nell'Urp dell'ente "reo" di aver scritto articoli sugli alberi monumentali e aver disegnato vignette per uno studio dentistico. L'Assostampa: «Impugneremo il provvedimento. L'amministrazione si concentri su questioni che riguardano i cittadini».

Richiamo scritto e multa pari a quattro ore di retribuzione per aver scritto articoli giornalistici sugli alberi monumentali e aver disegnato vignette per uno studio dentistico. Questa la "punizione" – come riporta l'Associazione stampa Emilia Romagna – che l'Unione delle Terre d'argine, alla quale fanno a capo i Comuni modenesi di Campogalliano, Carpi, Novi di Modena e Soliera, ha deciso di dare a un suo dipendente, un giornalista pubblicista che lavora nell'Ufficio relazioni col pubblico, dopo una lunga attività di indagine e un dettagliato procedimento disciplinare come se si fosse reso colpevole di chissà quale manchevolezza.

«Probabilmente – scrive l'Aser, che ha assistito il collega nella vertenza – scrivere di alberi di cachi, come è successo, è un'azione da punire. Al dipendente è stato contestato di non avere comunicato ufficialmente al Comune, come prevedono le normative, di svolgere questa attività, retribuita con poche centinaia di euro; il fatto è che il collega lo fa da tantissimi anni, lo comunicò a suo tempo e soprattutto non ha mai tenuto nascosto di occuparsi, nel tempo libero, di alberi, gastronomia e umorismo, come se fosse qualcosa di illecito e grave. Probabilmente le questioni sono altre. O questo Comune non ha di meglio di cui occuparsi che contestare chi ama la natura (gli alberi appunto) oppure ha utilizzato come pretesto questa attività per punire il collega di qualche altro comportamento. Invitiamo quindi l'amministrazione a concentrarsi su questioni che riguardano la vita dei cittadini e soprattutto daremo mandato ai nostri legali di impugnare in Tribunale il provvedimento sanzionatorio».

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