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Fnsi 23 Feb 2004

Nepal: Un giornalista ucciso dalle forze di sicurezza. Almeno altri 20 nelle mani dell’esercito

Nepal: Un giornalista ucciso dalle forze di sicurezza. Almeno altri 20 nelle mani dell’esercito

Nepal: Un giornalista ucciso dalle forze di sicurezza. Almeno altri 20 nelle mani dell’esercito

Padma Raj Devkota, caporedattore del bimensile locale Bhurichula e corrispondente del magazine nazionale Nepal Today nel distretto di Jumla (ovest del paese), è stato ucciso dall’esercito, il 7 febbraio 2004. Secondo il quotidiano Samacharpatra che ha divulgato questa informazione, il giornalista è stato ucciso dai militari nel corso di un’operazione di routine. Secondo le autorità, Padma Raj Devkota è stato ammazzato insieme a una banda di sei militanti maoisti armati. Reporter senza frontiere chiede ai ministri degli Interni e della difesa di condurre un’inchiesta approfondita sull’uccisione di Padma Raj Devkota e di sanzionare i mandanti e gli autori di questo assassinio. La morte di questo giornalista è solo l’ultimo atto di un escalation repressiva delle forze di sicurezza nei confronti dei professionisti dell’informazione: negli ultimi mesi, almeno altri cinque giornalisti sono stati arrestati o finiti sotto inchiesta. Alcuni sono stati dichiarati "scomparsi" e ci sono validi motivi per temere che siano stati torturati nel corso degli interrogatori. Almeno altri 20 giornalisti sono in questo momento detenuti in Nepal. Nella maggioranza dei casi, il governo non ha fornito nessuna informazione sulla loro situazione. Reporter senza frontiere ricorda che la lotta contro il movimento maoista, peraltro responsabile di molteplici violazioni della libertà di stampa, non può in nessun caso giustificare le gravi violazioni dei diritti umani attualmente commesse in Nepal. L'organizzazione internazionale per la difesa della libertà di stampa deplora inoltre l’eccessivo utilizzo della legge antiterrorista, TADA. Jeetaman Basnet, giornalista e avvocato, è stato visto per l’ultima volta mentre discuteva con tre persone in uniforme a Katmandu, il 4 febbraio scorso. La famiglia ha informato la Commissione nepalese dei diritti umani della sua scomparsa. Shakti Raj Bhattarai, reporter del settimanale Sachar Darpan, è stato interpellato a Pokhara (ovest del paese) da due uomini in civile il 1° febbraio scorso. Da allora, la sua famiglia che non comprende i motivi di questo arresto, non ha più notizie del giornalista. Il 26 gennaio, le forze di sicurezza hanno messo in carcere per due giorni Balbhadra Bharati, corrispondente del giornale nazionale Jana Ekta a Surkhet (ovest). Rabindra Shah, direttore del settimanal Jagaran, dopo la pubblicazione di un articolo relativo a un ufficiale dell’esercito è stato messo in carcere per un giorno a Janakpur, nel distretto di Dhanusha, il 5 gennaio scorso. Il 2 gennaio, Maheshwar Pahari, giornalista del settimanale locale Rastiya Swabhiman, è stato arrestato a Khorako Mukh (nel distretto di Kaski, ovest del paese), da alcuni uomini in civile. Il settimanale per cui scriveva aveva interrotto la pubblicazione dopo la rottura della sospensione delle ostilità da parte dei maoisti, nell’agosto 2003. Secondo Amnesty international, il giornalista, di 28 anni, sarebbe detenuto nella caserma di Phulbari, vicino a Pokhara. Maheshwar Pahari, che le autorità sospettano di simpatie maoiste, aveva già passato 13 mesi in carcere nel 2001 e nel 2002.

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