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Il Cda Rai approva a maggioranza le nomine dei nuovi direttori dei Tg
Rai 04 Ago 2016

Nuovi direttori dei Tg Rai, Fnsi e Usigrai: «Occupazione di posti e pura lottizzazione, senza nessun progetto»

Ida Colucci al Tg2, Luca Mazzà  al Tg3, Andrea Montanari a Radio 1 Giornale radio e Nicoletta Manzione a Rai Parlamento sono i nuovi direttori delle testate giornalistiche Rai. Con 6 voti favorevoli e 3 contrari, il Cda dell'azienda ha approvato il pacchetto di nomine proposto ieri dal Dg Campo Dall'Orto. «È evidente che esisteva solo la necessità  di occupare nuove poltrone. Pura lottizzazione, non esiste nessun progetto», protestano Fnsi e Usigrai.

Ida Colucci al Tg2, Luca Mazzà al Tg3, Andrea Montanari a Radio 1 Giornale radio e Nicoletta Manzione a Rai Parlamento sono i nuovi direttori delle testate giornalistiche della Rai.

Con 6 voti favorevoli e 3 contrari (quelli dei consiglieri Freccero, Diaconale e Mazzuca), il Cda dell’azienda concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo ha approvato a maggioranza il pacchetto di nomine proposto ieri dal direttore generale Antonio Campo Dall'Orto.

«È ormai evidente – commentano Fnsi e Usigrai – che non esiste nessun piano. Così come è chiaro che esisteva solo la necessità di occupare nuove poltrone. Non cadremo certo nella trappola di parlare di questo o quel direttore. Quello che ci interessa è che si chiamino le cose con il loro nome: occupazione di posti e pura lottizzazione. Questo è stato deciso dal Direttore generale e votato oggi, per di più a maggioranza, dal Cda della Rai».

E a poco vale che la scelta dei nuovi direttori sia ricaduta su giornalisti già in forze all’azienda: «La scelta di interni, più volte da noi chiesta, non ci fa cambiare idea: noi abbiamo sempre detto che volevamo prima un progetto, per poi individuare i profili adatti», ribadiscono i rappresentanti dei giornalisti.

«Da oggi perlomeno – concludono Fnsi e Usigrai – è svelato pubblicamente il bluff di chi, al vertice dell'azienda come in Consiglio di amministrazione, è arrivato come sedicente innovatore e si è rivelato per quello che è: conservatore, reazionario, come nei momenti più bui della Prima Repubblica».

Colucci, Mazzà, Montanari e Manzione prendono il posto, rispettivamente, di Marcello Masi, Bianca Berlinguer, Flavio Mucciante e Gianni Scipione Rossi.

@fnsisocial

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