CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
La presentazione della ricerca 'Aggression and Threats into Journalists 2021' (Foto: @nvj)
Internazionale 07 Giu 2021

Paesi Bassi, studio del sindacato nazionale: «Otto giornalisti su dieci hanno subito violenze o minacce»

Insulti e intimidazioni le principali forme di aggressione, con dati in aumento rispetto ad una precedente rilevazione del 2017. Ricardo Gutierrez, segretario generale Efj: «Fondamentale non lasciare che questa tendenza prenda piede».

Nei Paesi Bassi più di otto giornalisti su dieci hanno subito una qualche forma di aggressione o minaccia durante il loro lavoro. È quanto emerge da un recente studio, condotto da I&O research per PersVeilig, pubblicato il 5 giugno 2021. Sono quasi 700 – spiega la Federazione europea dei giornalisti – gli operatori dei media che hanno risposto al sondaggio "Aggression and threats towards journalists 2021", il cui obiettivo era valutare il livello di sicurezza dei giornalisti nel Paese.

Esaminando le diverse forme di aggressioni o minacce subite, i giornalisti si sono trovati principalmente di fronte a insulti (due terzi dei casi), minacce o intimidazioni (metà), minacce di azioni legali (un quinto), violenza fisica (17 per centro). Dati in crescita, considerato che quattro anni fa erano sei su dieci i reporter che avevano denunciato di essere stati vittima di intimidazioni. In aumento anche la frequenza degli episodi di aggressioni o minacce: almeno un episodio al mese per il 30 per cento degli intervistati (il 18 per cento nel 2017).

Fra tutti gli operatori dei media, videomaker e fotoreporter sono quelli che soffrono di più e che temono ancora di più la violenza fisica poiché le loro attrezzature li rendono più visibili.

«L'indagine mostra chiaramente un deterioramento della sicurezza dei giornalisti nei Paesi Bassi. E questo è quanto meno preoccupante, perché sta accadendo in un Paese in cui gli attacchi sono generalmente presi sul serio dalle autorità», dichiara il segretario generale della Efj, Ricardo Gutierrez. «È fondamentale – conclude – non lasciare che questa tendenza prenda piede».

@fnsisocial

Articoli correlati