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Emittenza locale 02 Mar 2012

"Per le tv locali siamo ad una catastrofe imminente Ritardi di finanziamenti e caos del sistema digitale"

"Siamo ad una catastrofe imminente causata dai ritardi nei finanziamenti, ma soprattutto dal caos determinato con il passaggio nel digitale senza regole che privilegia i soliti noti". Lo ha affermato il segretario della Federazione nazionale della stampa (Fnsi) , Franco Siddi, a margine del dibattito "il calcio è pulito. Scommettiamo?", organizzato dall'Unione Stampa Sportiva Italiana (Ussi) a Bari. "Molti operatori volenterosi, alcuni che stavano trasformandosi in imprenditori qualificati del settore, stanno crollando - ha aggiunto - altre aziende chiudono e altre, invece, pretendono di continuare a trasmettere senza fare alcuna attività di informazione, che è il presupposto per il quale i contributi vengono concessi: questi operatori vanno cancellati dal sistema del sostegno pubblico, gli altri vanno sostenuti".

"Siamo ad una catastrofe imminente causata dai ritardi nei finanziamenti, ma soprattutto dal caos determinato con il passaggio nel digitale senza regole che privilegia i soliti noti". Lo ha affermato il segretario della Federazione nazionale della stampa (Fnsi) , Franco Siddi, a margine del dibattito "il calcio è pulito. Scommettiamo?", organizzato dall'Unione Stampa Sportiva Italiana (Ussi) a Bari. "Molti operatori volenterosi, alcuni che stavano trasformandosi in imprenditori qualificati del settore, stanno crollando - ha aggiunto - altre aziende chiudono e altre, invece, pretendono di continuare a trasmettere senza fare alcuna attività di informazione, che è il presupposto per il quale i contributi vengono concessi: questi operatori vanno cancellati dal sistema del sostegno pubblico, gli altri vanno sostenuti".

"Abbiamo molto a cuore la sorte di quelle tv che oggi stanno ricorrendo ai contratti di solidarietà sperando - ha continuato il segretario Fnsi - che cambi qualcosa. C'è bisogno di fare in fretta; il Paese non ha bisogno solo di tagli, ha bisogno di certezze". Siddi ha ricordato  anche che "buona parte del settore della stampa in difficoltà sta facendo ricadere una parte dei suoi costi sula previdenza dei giornalisti - ha sottolineato - l'Inpgi non sarà il bancomat di nessuno, soprattutto - ha concluso Siddi -  di coloro che portano le aziende al dissesto dopo aver speculato a proprio vantaggio". (AGI) - Bari, 2 mar.-"

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