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Giuseppe Giulietti, presidente della Fnsi e della giuria del premio Roberto Morrione
Premi e Concorsi 19 Mag 2021

Premio Roberto Morrione, ecco i cinque finalisti dell'edizione del decennale

Sono: Anna Berti Suman (categoria inchiesta multimediale), Jacopo Ottenga Barattucci (categoria inchiesta multimediale), Giovanni Culmone, Matteo Garavoglia e Youssef Hassan Holgado (categoria video inchiesta), Tobias Hochstoger, David Ognibene e Arianna Organtini (categoria video inchiesta), Pietro Mecarozzi (categoria video inchiesta). Le premiazioni si svolgeranno a Torino dal 28 al 30 ottobre 2021.

«Morrione ha sempre pensato che bisognava fare quello che era necessario a prescindere dalle conseguenze. A distanza di 10 anni dalla sua morte, con orgoglio, possiamo presentare questo premio con inchieste che hanno portato a risultati importanti. Un modo per trasmettere ai giovani il valore dell'impegno e del giornalismo d'inchiesta». Così Mara Filippi Morrione, portavoce dell'associazione Amici di Roberto Morrione ha presentato la decima edizione del premio dedicato al giornalista Rai, fondatore di Rainews24 e di Libera Informazione, scomparso il 20 maggio di dieci anni fa.

Due giornate di eventi, oggi con la presentazione in Rai e domani con l'assemblea dei soci dell'associazione e un incontro dalla sede della Fnsi. Tra i 68 progetti di inchiesta candidati, la giuria presieduta da Giuseppe Giulietti ne ha scelti cinque selezionati tra i 118 partecipanti a questa edizione.

I finalisti sono: Anna Berti Suman (categoria inchiesta multimediale), tutor giornalistico Giampaolo Musumeci; Jacopo Ottenga Barattucci (categoria inchiesta multimediale), tutor giornalistico Barbara Schiavulli; Giovanni Culmone, Matteo Garavoglia, Youssef Hassan Holgado (categoria video inchiesta), tutor giornalistica Francesca Mannocchi; Tobias Hochstoger, David Ognibene, Arianna Organtini (categoria video inchiesta), tutor giornalistica Laura Silvia Battaglia; Pietro Mecarozzi (categoria video inchiesta), tutor giornalistico Danilo Procaccianti. Le premiazioni si svolgeranno a Torino dal 28 al 30 ottobre 2021.

L'inchiesta vincitrice verrà mandata in onda da Rainews24, principale media partner del concorso. Domani andrà in onda un ricordo di Roberto Morrione a Radio Anch'io, Rai Radio 1 (ore 9-9.30). In programma anche una puntata di "Spotlight", a cura di Valerio Cataldi e Luca Gaballo, dedicata a Roberto Morrione che andrà in onda domani alle 9 e alle 21.30 su Rainews24.

A moderare la conferenza stampa di oggi Marino Sinibaldi, presidente del Centro per il libro e la lettura, che ha ricordato l'importanza del messaggio lasciato da Morrione. «Come Rai abbiamo da sempre coltivato il giornalismo investigavo – ha detto Giuseppina Paterniti, direttrice Editoriale per l'Offerta Informativa Rai –. Non c'è giornalismo se non c'è giornalismo investigativo. Roberto ha testimoniato questo nel suo lavoro coltivando la promozione dei giovani, che è quello che compete anche oggi al servizio pubblico».

«Ci sono premi da salotto e circostanza e premi di sostanza. Il premio Morrione è uno di questi, un premio autentico che rappresenta i valori alti del servizio pubblico», ha aggiunto Giovanni Parapini, direttore Rai per il Sociale. Andrea Vianello, direttore Rainews24, ha spiegato che la rete all news «ha cercato di rimettere al centro il linguaggio delle inchieste con il programma Spotlight», che darà spazio alle inchieste vincitrici e ricorderà domani Morrione, in una giornata in che prevede altri momenti di ricordo del giornalista.

«È importante che i giornalisti continuino ad andare nei luoghi in cui accadono le cose. Dobbiamo valorizzare molto di più gli inviati e fare rete. Le inchieste, che sono lunghe e faticose, devono essere rilanciate dalla Rai», ha sottolineato Simona Sala, direttrice Radio 1 Rai e Gr, aggiungendo che «è anche tempo di aprire un premio Morrione per i podcast».

«Morrione a 10 anni dalla scomparsa ha vinto la sua partita, ha consegnato qualcosa che va avanti nel tempo e non è una memoria fine a se stessa», ha affermato il segretario Usigrai, Vittorio Di Trapani, ricordando che «Roberto non andava spesso in onda, scelse di farlo in una occasione per difendere la sua redazione e i precari e questa non è una cosa comune, anzi».

«Roberto odiava le commemorazioni intese come una pietra in un muro. Questo premio non è una commemorazione, ha preso la vita di Roberto e l'ha trasformata in un evento che vive sulle inchieste», sono state le parole del presidente della giuria e della Fnsi, Giuseppe Giulietti, che ha voluto anche lanciare un appello per la tv pubblica: «Alla vigilia della non-riforma della Rai, con le nuove nomine, mi piacerebbe che in parlamento si discutesse del futuro del servizio pubblico». (Ansa)

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