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Il cavallo simbolo della Rai (Foto: @Raiofficialnews)
Servizio pubblico 05 Set 2018

Rai, Salini chiede al Mise una deroga sugli obblighi del Contratto di servizio. Usigrai: «Azienda in stallo»

«Se confermata, la notizia sarebbe la presa d'atto che la Rai non può operare. Esattamente come denunciato nei giorni scorsi in una lettera inviata all'ad, al Cda e alla commissione di Vigilanza», commentano i giornalisti di viale Mazzini.

L'amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, avrebbe chiesto al ministero dello Sviluppo economico una proroga dei termini per l'attuazione degli obblighi previsti del Contratto di servizio. «Se confermata, la notizia sarebbe la presa d'atto di uno stallo che impedisce alla Rai di operare. Esattamente come l'Usigrai ha denunciato nei giorni scorsi in una lettera inviata all'ad, al Cda e alla commissione di Vigilanza, per lanciare l'allarme sulla violazione da parte dell'azienda di alcuni obblighi del Contratto di servizio, tra i quali il piano per il precariato», è il commento dell'esecutivo dell'Usigrai.

«Ci aspettiamo una urgente presa di posizione della commissione di Vigilanza – scrive il sindacato dei giornalisti di viale Mazzini – che su quel Contratto di servizio ha espresso un formale parere».

Nella missiva, l'Usigrai evidenziava il rischio che la Rai non sia in grado di rispettare gli impegni previsti dal Contratto di servizio entro la scadenza dei sei mesi dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del contratto, lo scorso 6 marzo: entro la fine di questa settimana, l'azienda dovrebbe mettere a punto, fra le altre cose, anche la riforma delle news, strumenti per il contrasto alle fake news, iniziative per la valorizzazione e promozione del giornalismo di inchiesta. Obblighi, scriveva il sindacato dei giornalisti Rai, che «senza Presidente, il Cda non può rispettare».

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