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Rai 05 Feb 2014

Rai, soddisfazione per sentenza Tar su Fazio e Annunziata

La Rai esprime soddisfazione per l'accoglimento da parte del Tar del Lazio del ricorso contro i provvedimenti con cui Agcom ha ordinato alla tv pubblica di assicurare, nei programmi "Che tempo che fa" e "In mezz'ora" , adeguato spazio al Pdl, ripristinando parità di trattamento.

La Rai esprime soddisfazione per l'accoglimento da parte del Tar del Lazio del ricorso contro i provvedimenti con cui Agcom ha ordinato alla tv pubblica di assicurare, nei programmi "Che tempo che fa" e "In mezz'ora" , adeguato spazio al Pdl, ripristinando parità di trattamento.

Il Giudice amministrativo - si legge in una nota – ha ritenuto illegittimi i provvedimenti dell'Agcom stabilendo che "come appropriatamente osserva la ricorrente, l'Autorità ha qui applicato a un programma di informazione le regole e i canoni, di tipo quantitativo, stabiliti dall'ordinamento per i programmi di comunicazione politica nel periodo elettorale: per valutare la correttezza dell'informazione fornita da "In 1/2 ora", è stato cioè predisposto un semplice calcolo statistico sulle presenze (a prescindere se, in specie, le appartenenze degli intervistati siano state correttamente individuate), e su tale fondamento si è pervenuti al provvedimento gravato".
Inoltre lo stesso Tar ha affermato in entrambe le motivazioni che "invero per chi legittimamente dispone ed è responsabile del medium, la libertà d'informare include anche quella di stabilire, secondo esperienza ed a proprio rischio professionali, a quali informazioni politico-sociali l'opinione pubblica sia maggiormente interessata in un determinato momento, scegliendo egli per conseguenza quale prodotto informativo offrire, secondo il format impiegato".
Il Tar ha quindi indicato il seguente principio di diritto: "Per stabilire se una trasmissione di informazione rispetti i principi di completezza e correttezza dell'informazione, obiettività, equità, lealtà, imparzialità e pluralità dei punti di vista e parità di trattamento non è particolarmente significativo il numero degli esponenti di ciascun raggruppamento politico e la quantità di tempo a ciascuno di essi dedicata" essendo invece necessario verificare le concrete "modalità di conduzione del programma (...), con riferimento a criteri qualitativi" considerando ad esempio "quale trattamento sia stato riservato ai politici interessati (...), se una maggiore presenza dei rappresentanti di una certa forza politica possa trovare adeguata giustificazione dalle vicende interne a questa forza politica e in un determinato periodo (...), a quali informazioni politico-sociali l'opinione pubblica sia maggiormente interessata in un determinato momento". (ROMA, 5 FEBBRAIO - ANSA)

 

RAI: VIANELLO, SENTENZA TAR DIMOSTRA NON VIOLATO PLURALISMO

"Sono molto soddisfatto per la sentenza del Tar e sono molto contento per la Rai, per Rai3 e soprattutto per due grandi professionisti come Fabio Fazio e Lucia Annunziata che avevano subito un'accusa rivelatosi alla fine gratuita e inconsistente". Così il direttore di Rai3, Andrea Vianello.
"Quella di oggi è una sentenza importantissima perché sancisce due cose - prosegue Vianello -. Primo, due tra i nostri programmi più autorevoli non hanno violato il pluralismo che li contraddistingue come abbiamo sempre sostenuto. Secondo, che l'informazione televisiva non è uguale alla comunicazione
politica: segue le regole della priorità delle notizie e delle scelte giornalistiche e non le mere misurazioni matematiche di tempo e di parola con il bilancino. La Rai, con le sue trasmissioni, continuerà ad assicurare, come sempre, l'equilibrio e il rispetto del pluralismo". (ROMA, 5 FEBBRAIO - ANSA)

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