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Giornalisti 23 Ott 2015

Riffeser, i Cdr chiedono le dimissioni di Vespa, l’editore conferma la fiducia al direttore editoriale

La presunta malattia del Papa ha aperto un caso al vertice giornalistico di Qn, con il Coordinamento dei Cdr dei quotidiani del gruppo Riffeser che chiede le dimissioni di Bruno Vespa, il direttore editoriale e conduttore di ‘Porta a porta’ che si difende e rimette l’incarico nelle mani dell’editore il quale, a stretto giro, chiude la vicenda confermando la fiducia a Vespa.

La presunta malattia del Papa ha aperto un caso al vertice giornalistico di Qn, con il Coordinamento dei Cdr dei quotidiani del gruppo Riffeser che chiede le dimissioni di Bruno Vespa, il direttore editoriale e conduttore di ‘Porta a porta’ che si difende e rimette l’incarico nelle mani dell’editore il quale, a stretto giro, chiude la vicenda confermando la fiducia a Vespa.

"Il Coordinamento dei Comitati di redazione della Poligrafici Editoriale chiede le dimissioni immediate del direttore editoriale Bruno Vespa che durante la trasmissione Rai 'Porta a Porta' dedicata alla malattia del Papa, notizia riportata dai quotidiani della Poligrafici, ha tenuto a specificare che è solo il direttore editoriale e non ha nulla a che vedere con le notizie pubblicate, la cui responsabilità è in capo esclusivamente al direttore Andrea Cangini".
Inizia con la nota congiunta dei Comitati di redazione di Qn, Nazione, Resto del Carlino, Giorno e Quotidiano.net lo scambio via agenzie, nato intorno alla notizia della presunta malattia del Pontefice, tra i giornalisti del gruppo e il direttore editoriale dei quotidiani del gruppo Poligrafici editoriale.
"In un gruppo - scrivono i rappresentanti dei giornalisti - che è da anni alle prese con piani riorganizzazione, cassa integrazione e solidarietà, tutti interventi che gravano sulle buste paga dei redattori, i giornalisti si chiedono perché si debba continuare a spendere denaro per mantenere una figura che non porta nessun contributo positivo ai nostri giornali e che, anzi, alla prima occasione ne prende decisamente le distanze. In considerazione di questo il coordinamento dei Cdr ritiene che le dimissioni di Vespa siano indispensabili e chiede un intervento immediato dell'azienda".
La risposta di Vespa non si fa attendere: "Distinguere i rispettivi ruoli non significa prendere le distanze – è la replica ai Cdr del direttore editoriale –. Poiché il mio incarico è frutto della fiducia che mi ha manifestato l'editore ho ritenuto di mettere a sua disposizione il mio incarico".
"Sarebbe stato molto grave – prosegue la nota di Vespa - se avessi inquinato la mia figura terza di conduttore di una trasmissione del servizio pubblico con una presa di posizione influenzata dal mio ruolo di direttore editoriale della Poligrafici. Poiché questo mio ruolo è noto, ho ritenuto doveroso, come anticipato all'editore e al direttore Cangini, chiarire all'inizio della trasmissione che la mia figura è del tutto estranea a quella dei direttori di testata che hanno il diritto dovere di agire in assoluta autonomia, come è avvenuto nell'inchiesta pubblicata ieri. Cangini ha avuto tutto il tempo e lo spazio per argomentare il suo processo decisionale e da parte degli altri ospiti, che pure dissentivano dalla pubblicazione, si è manifestato il massimo rispetto nei confronti dei giornalisti impegnati nell'inchiesta”.
Pronta la risposta dell’editore del gruppo, che chiude la vicenda respingendo le dimissioni e confermato la sua fiducia nel direttore editoriale.

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