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Associazioni 06 Feb 2006

Serventi Longhi a Perugia: “Editori e Aran vogliono confezionare uno strumento contrattuale che punta a limitare l'autonomia dei giornalisti e delle redazioni”

Perugia, 4 febbraio - Una conferenza stampa a parti invertite, con i giornalisti nel ruolo di intervistati ed i rappresentanti delle istituzioni e della società civile in quello di intervistatori: l'iniziativa, stamani nella sala del consiglio provinciale di Perugia, era stata organizzata dall'Associazione stampa umbra per promuovere una giornata di mobilitazione sui temi più attuali della professione giornalistica.

Perugia, 4 febbraio - Una conferenza stampa a parti invertite, con i giornalisti nel ruolo di intervistati ed i rappresentanti delle istituzioni e della società civile in quello di intervistatori: l'iniziativa, stamani nella sala del consiglio provinciale di Perugia, era stata organizzata dall'Associazione stampa umbra per promuovere una giornata di mobilitazione sui temi più attuali della professione giornalistica.

Vi hanno partecipato i parlamentari Agostini, Stramaccioni e Asciutti, la presidente della Regione, Maria Rita Lorenzetti, gli assessori regionali Giovannetti e Maria Prodi, ed altri amministratori umbri, insieme a dirigenti del sindacato. A loro, i giornalisti hanno spiegato i temi del confronto sul rinnovo della piattaforma contrattuale di categoria. Dopo il presidente dell' Asu, Alvaro Fiorucci, il segretario generale della Fnsi, Paolo Serventi Longhi, ha sottolineato che "editori e Aran vogliono confezionare uno strumento contrattuale che punta a limitare l'autonomia dei giornalisti e delle redazioni, ad allargare l'area dello sfruttamento generalizzato di un precariato sempre più dipendente e ricattabile, al lavoro in affitto, all' eliminazione di quelle garanzie che danno ai cittadini la possibilità di veder rispettato il loro diritto ad avere un' informazione libera e professionalmente valida. Si gioca quindi una partita che non riguarda solo la categoria ma diritti fondamentali ed ineludibili in uno stato democratico. Per questo gli aspetti normativi ed economici non sono il centro e la parte più importante della nostra piattaforma, perché la libertà d'informazione e la lotta allo sfruttamento selvaggio dei lavoratori vengono prima degli aumenti in busta paga". Era presente anche il segretario dell' Usigrai, Roberto Natale. (ANSA)

@fnsisocial

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