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Fnsi 30 Giu 2004

Serventi Longhi all’Assemblea generale dell’Assostampa Toscana a Firenze: “Ancora più devastanti gli effetti della legge Gasparri sul digitale terrestre”

Serventi Longhi all’Assemblea generale dell’Assostampa Toscana a Firenze: “Ancora più devastanti gli effetti della legge Gasparri sul digitale terrestre”

Serventi Longhi all’Assemblea generale dell’Assostampa Toscana a Firenze: “Ancora
più devastanti gli effetti
della legge Gasparri
sul digitale terrestre”

Intervenendo all’Assemblea generale dell’Associazione Toscana dei giornalisti a Firenze, il Segretario generale della Federazione della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi ha dichiarato: “La legge Gasparri trionfa producendo effetti che vanno oltre ogni negativa previsione. L’acquisto da parte di Mediaset dalle maggiori società di calcio dei diritti televisivi criptati per il digitale terrestre aggrava le preoccupazioni e rappresenta l’ennesimo effetto degenerativo della legge. L’assenza di veri limiti Antitrust di settore rafforza l’unico soggetto forte presente sul mercato, Mediaset, mentre la Rai sotto il controllo governativo si ritaglia un ruolo residuale per non dare troppo fastidio alla concorrenza. Mediaset scende in campo nel digitale terrestre, acquista diritti di Juve, Milan e Inter, prenota un aumento indiscriminato delle sue già cospicue risorse pubblicitarie. Murdoc, illuso dall’attuale monopolio satellitare, rischia la crisi e sarà probabilmente costretto a scendere a patti con Mediaset per restare in Italia sperando in un rinvio del digitale terrestre. Il quadro della Gasparri è completo: per ora (almeno fino al 2007 – 2008 ma si potrà anche attendere) resta il duopolio sull’analogico con Mediaset e Rai e resta anche il monopolio satellitare di Murdoc; dal 2008 Mediaset di fatto controllerà sia l’analogico sia il digitale terrestre, potrà espandere la raccolta della pubblicità in base al Sic, mentre si determinerà un ruolo residuo e di sudditanza per Rai, Sky e La7. Il far west dell’etere, con il previsto prevalere dell’Azienda del Presidente del Consiglio schiaccia il mercato dell’informazione e ogni forma di concorrenza e di pluralismo. I giochi del conflitto d’interessi sono fatti”.

@fnsisocial

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