Telegenova al buio di stipendi e trasmissioni

L'ultimo episodio della storia di Telegenova, storica testata genovese, conferma il giudizio negativo sulla improvvisazione e scarsa capacità imprenditoriale dimostrata dai nuovi proprietari.
Piani editoriali e industriali solo annunciati, relazioni sindacali a singhiozzo, anticipi sulle retribuzioni, ritardi sulle procedure di segnalazione all'Inps dei dipendenti in cassa integrazione. La stessa cassa integrazione in deroga erogata in ritardo per le difficoltà di una "non" azienda.

Una sede che è un cantiere aperto da mesi, nessun collegamento telefonico, colleghi (giornalisti, tecnici, amministrativi) che per garantire il lavoro quotidiano utilizzano utenze personali.
Ultimo episodio: il 6 marzo l'Azienda ha comunicato la chiusura temporanea della sede causa cambiamento del gestore che fornisce l'energia elettrica. Anche oggi, si protrae il disservizio e Telegenova non va in onda e l'azienda non comunica la data di ripresa.
La sospensione delle programmazioni giornalistiche è inaccettabile, così come è inaccettabile che la parte cosiddetta di intrattenimento venga registrata e assemblata in altre sedi.
La storia di Telegenova oggi è fatta di : decreti ingiuntivi per i salari non percepiti, ispezioni da parte degli enti previdenziali e del lavoro, un procedimento giudiziario per comportamento antisindacale, anche il Corecom informato della situazione dell'emittente.
Alle istituzioni e alla politica rivolgiamo un appello: non vi diciamo non andate a Telegenova, ma vi chiediamo di informarvi prima su come la realizzeranno e nel rispetto di quali diritti e doveri.
Marcello Zinola - Segretario - Associazione ligure dei Giornalisti
Gianni Pastorino - Segretario Slc/Cgil Genova