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Cpo-Fnsi 22 Dic 2005

Teniamo accesi i riflettori sulla legge contro l'infibulazione

Tutti o quasi d'accordo contro l'infibulazione, ma il testo stenta a diventare legge. Alla Camera il 20 dicembre un sì corale, non fosse stato per quell'astenuto contro 479 voti a favore, ha accolto il provvedimento che previene e vieta le pratiche di mutilazione genitale femminile.

Tutti o quasi d'accordo contro l'infibulazione, ma il testo stenta a diventare legge. Alla Camera il 20 dicembre un sì corale, non fosse stato per quell'astenuto contro 479 voti a favore, ha accolto il provvedimento che previene e vieta le pratiche di mutilazione genitale femminile.

Però il testo torna ora al Senato per la terza volta a causa di un emendamento sulla copertura finanziaria. Ce la farà, in questa legislatura a diventar legge? Le giornaliste della Cpo/Fnsi - che assieme alle colleghe del "Gruppo di discussione" di Milano e all'Aidos ne affrontarono, quasi due anni fa al Circolo della stampa, le modalità di comunicazione ("Inf: come l'informazione racconta l'infibulazione") - chiedono che non cali l'attenzione contro questa violenza sulle bambine. Solo continuando a scriverne, a parlarne, ad indignarsi si fa prevenzione perchè si nutre di argomenti la consapevolezza delle comunità e si dà alle donne immigrate la forza di impedire che si perpetui sul corpo delle loro figlie una barbarie rituale ormai priva anche di radici culturali. E' importante anche che l'informazione incalzi il legislatore perchè finalmente sia varata questa legge chiave sui diritti umani. Una legge che tutela l'integrità fisica e psichica di migliaia di bambine che ci vivono accanto, punendo severamente i colpevoli - anche se hanno operato all'estero -, ma che contempla anche campagne di informazione sia presso le comunità immigrate sia nei Paesi d'origine.

@fnsisocial

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