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Joakim Medin (Foto: Agatefilm - via commons.wikimedia.org)
Internazionale 30 Apr 2025

Turchia, il giornalista svedese Joakim Medin condannato per insulti a Erdogan

Il reporter dovrà scontare 11 mesi e 7 giorni di reclusione con pena sospesa. Ma è accusato anche di terrorismo e resterà nel carcere di Silivri a Istanbul.

Joakim Medin, giornalista svedese arrestato in Turchia il 27 marzo, è stato condannato a 11 mesi e 7 giorni di reclusione per «insulto al presidente» Recep Tayyip Erdogan e la pena è stata sospesa. Lo riferisce Media and Law Studies Association (Mlsa) secondo cui è stata ordinata la scarcerazione dopo la sospensione della pena ma il reporter si trova in arresto anche a causa di un altro caso, dove è accusato di terrorismo, e non è ancora in programma l'udienza relativa a questo capo di imputazione. Quindi resterà nel carcere di Silivri a Istanbul.

Medin è stato condannato per «insulto» a Erdogan per un coinvolgimento del giornalista in una protesta a Stoccolma nel 2023 mentre è accusato di «propaganda terroristica» e di «appartenenza ad un'organizzazione terroristica» in base a dei messaggi condivisi sui social media e ad alcuni articoli che ha scritto riguardanti la situazione nel nord della Siria.

Il reporter svedese si era recato in Turchia il 27 marzo con l'intenzione di coprire, per il quotidiano svedese Dagens Etc, le proteste anti governative esplose dopo l'arresto del sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu. Il reporter era stato messo in custodia già all'arrivo all'aeroporto di Istanbul e successivamente trasferito in carcere dove ha appreso che c'era un'inchiesta già avviata nei suoi confronti. (Ansa - 30 aprile 2025)

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